I due leader hanno discusso i modi per aiutare le persone e promuovere la tolleranza religiosa.
Notizie Avventiste/Ann – Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite, ha espresso preoccupazione per la crescente intolleranza religiosa in tutto il mondo durante un incontro privato con Ted NC Wilson, presidente avventista mondiale, e ha invitato la Chiesa avventista del settimo giorno a lavorare insieme con le Nazioni Unite per aiutare le persone.
Wilson, primo presidente della Chiesa a incontrare un capo delle Nazioni Unite, ha osservato che la denominazione opera da lungo tempo in favore della libertà religiosa e si è detto pronto a collaborare nelle iniziative in linea con il ministero di Cristo che aiutava le persone fisicamente, mentalmente, socialmente e spiritualmente.
Ganoune Diop, direttore associato del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa (Aplr) della Chiesa avventista mondiale, ha precisato che l’intento della denominazione è di essere, citando le parole di Gesù, “sale della terra” e “luce del mondo” (Mt 05:13, 14).
Ban Ki-moon ha parlato di questioni globali, come la povertà e la mancanza di istruzione, prima di esprimere preoccupazione per l’intolleranza religiosa che sta raggiungendo livelli senza precedenti in tutto il mondo. Proprio la scorsa settimana, un gruppo militante islamico ha ucciso 148 persone in un attacco contro i cristiani avvenuto in una università del Kenya. Negli ultimi mesi l’Isis e altre organizzazioni estremiste in Iraq, Siria, Nigeria, Libia e in altri paesi hanno preso di mira i cristiani e gli esponenti di vari altri gruppi religiosi con atti di violenza inaudita.
Il segretario Onu ha sottolineato la convinzione che le persone debbano coltivare il rispetto per tutti, anche per coloro che professano una fede diversa dalla propria. Ha poi espresso apprezzamento per l’attività della Chiesa avventista nel promuovere la libertà religiosa, l’educazione, la salute, e per gli aiuti umanitari portati attraverso l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (ADRA) che collabora con le Nazioni Unite nell’aiutare i rifugiati in Medio Oriente e altrove.
Ban Ki-moon ha incontrato Wilson, Diop e John Graz, direttore generale del dipartimento Aplr, lunedì 6 aprile, nel suo ufficio presso la sede delle Nazioni Unite a New York. L’incontro è stato organizzato grazie al coinvolgimento personale dell’ambasciatore Joseph Verner Reed.
“È stato un privilegio incontrare il segretario generale e sentire il suo appello per un aiuto nell’assistere le persone “, ha affermato Wilson che ha ringraziato Ban Ki-moon e ha parlato di varie iniziative della Chiesa che vanno di pari passo con la missione delle Nazioni Unite.
“Ci siamo concentrati su alcuni aspetti in cui possiamo collaborare, tra cui la libertà religiosa, la libertà di coscienza, i valori etici e spirituali, il rispetto della dignità umana, la famiglia, i giovani e le necessità basilari come l’acqua potabile e la formazione scolastica”.
Nel corso della riunione con Wilson, Graz ha presentato una breve relazione sui principali convegni organizzati dall’Irla (International Religious Liberty Association), di cui è segretario generale, che promuovono la libertà religiosa; inoltre ha evidenziato il forte sostegno della Chiesa avventista all’articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti umani, in cui si dice che ognuno ha il diritto “di cambiare religione o credo”.
Commentando la riunione, Graz ha affermato: “È stato un incontro storico tra il segretario generale delle Nazioni Unite e il presidente della Chiesa avventista del settimo giorno sullo stato del mondo e su come operare per aiutare le persone che vivono in ambienti molto difficili. In quanto discepoli di Gesù, desideriamo sostenere coloro che non hanno voce, sono discriminati e perseguitati. In questo modo condividiamo i valori essenziali delle Nazioni Unite”.
Per Ganoune Diop la cooperazione tra la denominazione e l’Onu può estendersi allo sradicare la povertà e promuovere l’istruzione e la salute.
“Il notevole ventaglio di servizi sviluppati dalla Chiesa avventista del settimo giorno per migliorare la vita delle persone nel mondo combacia molto con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite”, ha affermato.