In questo numero di A tu per tu Roberto Vacca ha intervistato Debora Centorrino, del settore fund-raising per la Fondazione Vita e Salute e ADRA Italia, e il dottor Lino Farao, dell’associazione ARCAT (Associazione Regionale Club Alcologici Territoriali) Abruzzo.
Questa puntata fa parte di una serie di appuntamenti nei quali si vogliono approfondire le varie iniziative finanziate dall’8×1000 alla Chiesa avventista: si tratta di progetti esclusivamente di stampo socioculurale e non religioso o di culto.

L’iniziativa posta sotto la lente d’ingrandimento in questo appuntamento riguarda il gioco d’azzardo: la ludopatia “non è solo un fenomeno sociale sempre più allarmante, ma è una vera e propria malattia, che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse, in tutte le sue varianti (offline e online): roulette, slot machine, blackjack, gioco digitale…”

“Tale patologia porta a drammatiche conseguenze personali, familiari e dunque sociali: rovesci finanziari, divorzio, perdita del lavoro, dipendenza da droghe o da alcol fino al suicidio. In particolare chi è affetto da ludopatia facilmente rischia l’indebitamento, fino a cadere nel circolo vizioso di spaccio, prostituzione e soprattutto usura. Come più volte sottolineato dalla Direzione nazionale antimafia, in questo settore le mafie hanno effettuato ingenti investimenti anche con riferimento ai giochi legali”.

Il professor Lino Farao ha presentato il progetto: “A CHE GIOCO Giochiamo?“, un progetto che aiuta individui e famiglie con problematiche legate al gioco d’azzardo, promuovendo invece stili di vita sani.

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