La Chiesa avventista in Sudafrica risponde agli attacchi xenofobi
22 Aprile 2015

csm_South_Africa_aee87f157dI dirigenti della Regione Africa-Oceano Indiano della denominazione sono preoccupati per gli atti di violenza perpetrati contro gli stranieri.

Notizie Avventiste/Ann – Paul Charles, direttore del dipartimento Comunicazioni presso la Regione Africa-Oceano Indiano della Chiesa, ha rilasciato la seguente dichiarazione in risposta agli attacchi in corso in Sudafrica contro i cittadini stranieri:

“La Chiesa Avventista del Settimo Giorno è indignata per i recenti attacchi xenofobi perpetrati in Sudafrica. Non vi è alcuna ragione che possa giustificare l’insensata violenza e il pregiudizio che fa vergognare il nuovo e libero Sudafrica democratico. Vivere la libertà vera significa rinunciare allo spirito di dominio, all’abuso e alla violenza contro le persone. I nostri dirigenti e i 3,5 milioni circa di avventisti nell’Africa meridionale condannano senza riserve tutti questi atti insensati e terribili di violenza e di odio che hanno colpito pure i membri della nostra chiesa”.

Anche il presidente dell’Unione avventista del Sudafrica, Tankiso Letseli, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“La Chiesa Avventista del Settimo Giorno in Sudafrica ha mobilitato l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (ADRA Sudafrica) e Meals on Wheels Community Service (MOWCS Sudafrica) per intervenire in favore dei bisognosi. Abbiamo identificato le persone che sono state costrette a lasciare le loro case a causa della violenza xenofoba. Al momento, MOWCS Sudafrica e MOWCS Kwazulu distribuiscono ogni giorno scorte alimentari e altri aiuti a circa 1.500 persone nella zona di Durban. Inoltre, forniamo pasti caldi nelle aree di Chatsworth e Chesterville. Il past. C. M. Nhlapo, presidente della Chiesa avventista nel Kwazulu, lavora insieme al suo team per arrivare nella zone colpite e portare aiuto alle persone. I dirigenti della Federazione Trans-Orange della Chiesa, insieme con il past. Mpho Rantsoabe, hanno individuato i ‘punti caldi’ nella zona di Johannesburg, al fine di intervenire con gli aiuti umanitari. Stiamo anche cercando di mobilitare il sostegno di ADRA International, tramite l’ufficio regionale di ADRA Africa,  per poter aumentare la portata degli interventi”.

Questa crisi, di tale disumana rilevanza, colpisce l’intera chiesa mondiale e la comunità internazionale. I dirigenti invitano tutte le chiese avventiste locali a intensificare il loro impegno con ADRA Sudafrica e MOWCS Sudafrica, con il governo e le altre organizzazioni religiose, per alleviare la sofferenza causata dagli atti di violenza. Rivolgono a coloro che sono stati colpiti l’appello a collaborare con le agenzie governative, come la polizia e il dipartimento degli Affari Interni, in modo che gli autori delle violenze siano consegnati alla giustizia.

“Tutti noi”, ribadisce Paul Charles,  “indipendentemente da nazionalità, colore o credo, siamo fatti a immagine di Dio (Colossesi 1:15) e prendiamo molto sul serio la questione della dignità umana. Questo ci porta a trattarci reciprocamente come fratelli e sorelle, e la ferita subita da uno riguarda tutti. Il tessuto collettivo del Sudafrica è vario e dinamico e deve essere preservato a tutti i costi, senza violenza o spargimento di sangue. La dignità umana dà un valore infinito alle persone che incontriamo, per questo devono essere rispettate, amate e onorate.

La Bibbia offre alcune indicazioni su come dovremmo trattarci l’un l’altro: ” Quando qualche straniero abiterà con voi nel vostro paese, non gli farete torto. Tratterete lo straniero, che abita fra voi, come chi è nato fra voi; tu lo amerai come te stesso…” (Levitico 19:33,34).

Dio ci aiuti a rinunciare a tutte le forme di violenza e coercizione, alla violazione delle coscienze e dell’integrità fisica ed emotiva degli individui. Possa egli darci la forza di abbracciare la pace in tutte le sue dimensioni e la determinazione a difendere la dignità di ogni persona. Possa il Signore creare in noi la volontà e la passione di adoperarci per la libertà di tutti, finché egli venga”.

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