La gentilezza, un frutto essenziale dello Spirito
26 Novembre 2024

Uno dei passi per avvicinarci al carattere di Gesù Cristo.

Ellen G. White – La finalità della Parola di Dio è ispirare speranza, invitarci ad aggrapparci a una scala che ci conduce verso il cielo gradino dopo gradino, con vigore crescente. Questa è la chiave del senso con cui partecipiamo alla natura di Dio: raggiungere una somiglianza di carattere con Dio attraverso l’effusione della sua grazia.

Ci sono altri passi da compiere ancora, come aggiungere “alla pietà l’affetto fraterno” (2 Pietro 1:7). In questo modo non ci sarà solo una professione della religione biblica, ma una sincera e appassionata pratica dell’amore. Bisogna partecipare della natura divina prima di poter rappresentare il carattere di Cristo e praticare le sue opere. Il cristiano che procede verso l’alto non sarà passivo rivendicando le promesse, beneficiando della grazia che Dio gli ha dato, ma lavorerà secondo principio. Egli è un collaboratore di Dio. La grazia donata da Dio gli insegna a essere gentile, affabile e di aiuto ai suoi fratelli. Non c’è da aspettarsi che un cambiamento soprannaturale e magico cambi il prossimo senza alcuna azione da parte nostra. La vita diventa un’umile ma sentita opera di salvezza con timore e tremore, sapendo che Dio lavora in noi sia nel volere che nel fare secondo la sua volontà. Il semplice esercizio della gentilezza fraterna avvicina l’animo a Cristo mettendoci in sintonia con lui.

La Parola di Dio raccomanda a ciascuno dei suoi figli: “Infine, siate tutti concordi, compassionevoli, pieni di amore fraterno, misericordiosi e umili” (1 Pietro 3:8). Ora, se alla pazienza non si aggiungesse la pietà, l’umanità non esprimerebbe quella gentilezza fraterna. Nella sua missione nel nostro mondo, Cristo ha mostrato alle persone le benedizioni dello Spirito di Dio: quando sono accolte, modellano e plasmano l’intera umanità, fuori e dentro, attenuandone l’orgoglio e portandola a non sovrastimare se stessa, ma a considerare i suoi fratelli preziosi agli occhi di Dio, poiché Cristo ha pagato un prezzo infinito per la nostra salvezza. Quando abbiamo Dio nella nostra vita, allora saremo gentili, amabili e umili con il prossimo.

La religione di Gesù Cristo è un esempio di vera gentilezza celeste e produce una dimostrazione pratica di consueta tenerezza di sentimenti e di amorevolezza nei comportamenti. Chi possiede la pietà aggiungerà anche questa grazia, salendo un gradino più in alto sulla scala. Più sale, più la grazia di Dio si rivela nella sua vita, nei suoi sentimenti, nei suoi principi. Impara e apprende sempre di più i termini della sua amicizia con Dio. L’unico modo per ottenere un’eredità nei cieli è diventare simili a Cristo nel carattere.

(Ellen G. White è stata co-fondatrice della Chiesa avventista. Gli avventisti del settimo giorno credono abbia esercitato il dono biblico della profezia durante i suoi oltre 70 anni di ministero pubblico. Questo articolo è stato estrapolato dal Manoscritto 13 del 1884, contenuto in Letters and Manuscripts, vol. 4, 1883-1886)

[Fonte: adventistworld.org. Traduzione V. Addazio] 

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