La cura di Dio e il benessere umano, non solo fisico. Una panoramica su una dimensione che ricorre decine di volte in tutta la Bibbia.
Limoni Manu O’Uiha – Nell’Antico Testamento, rapha (רָפָא) è un termine dal significato profondo che ricorre circa 70 volte in ebraico. Questa parola si riferisce alla guarigione fisica, emotiva e spirituale. In definitiva, riflette la natura di Dio, la fragilità umana e la sua rigenerazione.
Dio è il guaritore supremo. Come “medico” può curare un individuo, una nazione o un’intera regione attraverso molteplici forme di guarigione. In Esodo 15:26, Dio si definisce Jehovah-Rapha, “il Signore che guarisce”. Il Salmo 103:2, 3 afferma che Dio perdona le iniquità e guarisce le malattie. La guarigione è correlata al perdono, suggerendo così un rinnovamento spirituale e fisico. La cura e la misericordia di Dio sono direttamente collegate, quindi vanno di pari passo. Quando il popolo d’Israele cadeva nell’apostasia, Dio spesso lo chiamava al pentimento e alla restaurazione (Geremia 3:22; Isaia 1:18; Ezechiele 18:30,31).
Guarire significa ricostruire una relazione spezzata con Dio. Il profeta Osea riflette sia sul giudizio divino che sulla guarigione: “Venite, e torniamo al Signore, perché egli ha strappato, ma ci guarirà; ha percosso, ma ci fascerà” (Os 6:1).
In questo testo ci sono quattro verbi:
1. Strappare (in ebraico טָרַף, taraf), come se si intendesse lacerato, sbranato da un animale selvatico (cfr. Genesi 37:33, in cui Giacobbe crede che Giuseppe sia stato ucciso, “strappato” da una bestia feroce).
2. Guarire (in ebraico: רָפָא, rapha’) rafforza l’idea che lo stesso Dio che ha strappato, ristabilisce, risana.
3. Percuotere (in ebraico: נָכָה, nakah), significa colpire o ferire, spesso riferendosi alle azioni disciplinari di Dio (cfr. Isaia 53:4, dove il Servo sofferente fu “colpito” da Dio).
4. Fasciare (in ebraico: חָבַשׁ, havash) è spesso usato nel contesto di cura e ripristino; “mi ha mandato a fasciare i cuori spezzati” (Isaia 61:1).
Osea 6:1 passa dal passato al futuro. La disciplina e il giudizio di Dio (che si sono verificati) sono riaffermati da verbi al passato (“ha strappato” e “ha percosso”). I verbi al futuro (“guarirà” e “fascerà”) si riferiscono alla misericordia e alla guarigione di Dio. La disciplina di Dio è deliberata; egli colpisce per guarire. La disciplina ha lo scopo di redimere, non di distruggere.
Le nazioni che soffrono a causa del peccato possono essere guarite. “Se il mio popolo, quello che è chiamato con il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia presenza e si converte dalle sue vie malvagie, io ascolterò dal cielo, perdonerò il suo peccato e guarirò (וְאֶרְפָּא, ve’erpa) la sua terra” (2 Cronache 7:14). Il verbo ebraico וְאֶרְפָּא (ve’erpa) deriva da רָפָא (rapha’). Questo testo implica più del semplice rinnovamento agricolo o ambientale, la guarigione comprende il perdono dei peccati (rinnovamento spirituale), il ripristino della prosperità (benessere materiale e nazionale) e la protezione dai disastri naturali (siccità, carestia, guerra).
Isaia 53:5 prometteva una guarigione messianica: “Egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo, che ci dà pace, è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti”. Gesù Cristo ha sofferto per i peccatori (cfr. 2 Corinzi 5:21). L’espressione “per le sue lividure noi siamo stati guariti” significa che l’obiettivo principale della guarigione era spirituale (cfr. 1 Pietro 2:24, riferito al perdono dei peccati); tuttavia, è implicita anche la guarigione fisica, come testimoniato dal ministero di guarigione di Gesù (cfr. Matteo 8:16,17). Egli ha sofferto per ristabilire la relazione interrotta dell’umanità con Dio.
Oltre alle malattie, la salute è di più rispetto alla dimensione fisica. Nel Nuovo Testamento, Gesù ricopre il ruolo di Jehovah-Rapha. In Matteo 4:23, Gesù ha guarito ogni tipo di malattia (cfr. anche Luca 4:18), ha svolto il suo ministero sia fisicamente che spiritualmente. Oltre alla prima venuta di Gesù, il Regno eterno è il mezzo per la guarigione definitiva. Apocalisse 22:1 parla della “guarigione delle nazioni”. La restaurazione finale di Dio include la “guarigione della nazione” (Ezechiele 47:12). Dio dimorerà con il Suo popolo per sempre dopo mille anni (Apocalisse 21:1-4). Il pianeta terra, dove il peccato ha dilagato per seimila anni (in base all’interpretazione della dottrina delle origini in cui crede la Chiesa avventista ndt), diventerà la sala del trono di Dio per l’eternità.
Ripristino e guarigione sono tutti incorporati in rapha‘. Un termine che include la guarigione fisica e spirituale, la guarigione delle nazioni e, in definitiva, la restaurazione eterna sulla terra resa nuova. Possiamo avere assoluta fiducia in Jehovah -Rapha, che può guarire le nostre ferite e ristabilire la nostra relazione con lui.
(Limoni Manu O’Uiha è a capo del Dipartimento di teologia del Fulton Adventist University College nelle Fiji).
[Fonte: record.adventistchurch.com / Tradotto da Veronica Addazio]
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