Giovanni Falcone, all’anagrafe Giovanni Salvatore Augusto Falcone(Palermo, 18 maggio 1939 – Capaci, 23 maggio 1992), è stato un magistrato italiano, vittima di Cosa nostra insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini della scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Assieme a Paolo Borsellino, collega e amico fino alla morte, Giovanni Falcone è una delle personalità più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale.
In occasione dell’anniversario della strage di Capaci, vi proponiamo una riflessione di Giuseppe Lumia, già Deputato e Senatore della Repubblica, Presidente della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie nel bienno 2000-2001 e attento osservatore del fenomeno mafioso, costretto da anni a vivere sotto scorta. Qual è l’eredità più importante che ci ha lasciato Giovanni Falcone? C’è ancora qualcosa da scoprire sulla strage di Capaci? In cosa consiste la tecnica mafiosa del “mascariamento” che anche Falcone dovette subire? La lotta alla mafia ha sempre bisogno di eroi ammazzati? Cosa pensare delle gravi divisioni che spesso caratterizzano le istituzioni e le associazioni che si battono contro la mafia? Intervista a cura di Roberto Vacca. In appendice, un riferimento al film in onda venerdì 22 maggio su RAI1 sulla figura di Felicia Impastato e un ricordo personale di Lumia a proposito di questa donna coraggiosa, mamma di Peppino e Giovanni Impastato, che incontrò nella veste di Presidente della commissione parlamentare antimafia.

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