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In questo numero della rubrica “Leggiamo insieme”, vi proponiamo l’intervista che Roberto Vacca ha fatto al professor Franco Garelli, autore del saggio “Religione all’italiana. L’anima del paese messa a nudo” (ed. Il Mulino, 2015), poco prima della presentazione del libro alla facolta’ avventista di teologia di Firenze.
“Secolarizzazione e voglia di sacro, crisi delle vocazioni e volontariato, bricolage religioso e potenza del carisma, fede dubbiosa e atei devoti, protagonismo della Chiesa e cattolicesimo su misura. Gli italiani tra religiosita’ tradizionale e ricerca di nuove spiritualita’”.
Da sempre nazione cattolica per antonomasia, in tempi recenti l’Italia ha distillato un cocktail religioso in cui agli ingredienti risaputi del passato si mescolano quelli insoliti del presente: una chiesa sempre (piu’) attiva nell’arena pubblica, che da’ battaglia sui temi della vita, della famiglia e della bioetica, ma anche molte persone che si definiscono cattoliche pur vivendo in modo del tutto secolarizzato; l’emergere di individualismi religiosi e spiritualita’ alternative, accanto a una fede tradizionale riscoperta grazie agli immigrati musulmani; un sentimento religioso piu’ diffuso e una maggior presenza ai riti rispetto ad altri paesi europei, ma anche la prevalenza di una fede dubbiosa su quella certa; una nuova voglia di sacro e di figure religiose carismatiche, insieme alla crescita di un’appartenenza senza credenza”.
Franco Garelli insegna Sociologia dei processi culturali e Sociologia della religione nell’Universita’ di Torino. Tra i volumi pubblicati con il Mulino: “Forza della religione e debolezza della fede” (1996), “Sfide per la chiesa del nuovo secolo” (2003), “L’Italia cattolica nell’epoca del pluralismo” (2006) e “La Chiesa in Italia” (2007).