I discepoli erano persone comuni, dei “nessuno” agli occhi di tutti, ma avevano conosciuto Gesù. Le loro parole e azioni, piene di Spirito, ribaltarono il mondo. Una testimonianza di speranza che passa a noi, oggi
“Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni e avendo capito che erano popolani senza istruzione, si meravigliavano e riconoscevano che erano stati con Gesù” (Atti 4:13).
Eccoli lì, Pietro e Giovanni, uomini comuni ricolmi di Spirito Santo. Dichiaravano all’erudito sistema religioso dell’epoca non solo che Gesù era risorto dai morti, ma che un uomo con disabilità dalla nascita era appena stato miracolosamente guarito grazie alla potenza del suo nome. Come se non bastasse, Pietro chiude la loro difesa dicendo a quei farisei e sadducei che Gesù è il Messia e il Salvatore del mondo intero, loro compresi. Parole audaci, senza dubbio, considerando che gli uomini ai quali parlavano avevano il potere di lapidarli a morte o consegnarli ai Romani per farli crocifiggere come turbatori della pace.
Parole coraggiose, azioni audaci, uomini determinati alimentati dallo Spirito Santo. Sapevano che la loro vita era stata cambiata e gloriosamente trasformata dallo Spirito del Cristo risorto. Erano persone ordinarie, davvero dei “nessuno” agli occhi di tutti, ma erano stati con Gesù, e le loro parole e azioni, piene di Spirito, ribaltarono il mondo.
Nella nostra vita contrassegnata dalla filosofia moderna del politicamente corretto, permissiva e incentrata sul “sentirsi bene”, questo stesso Spirito Santo ci dona il coraggio di comunicare la buona notizia a un mondo smarrito. Il messaggio è quello predicato da Pietro e Giovanni e dai credenti di tutto il pianeta: Gesù è risorto, Gesù ci ama e vuole donarci una vita ricca di senso. Tutto ciò di cui c’è bisogno sono persone comuni che vivono vite comuni, ma che sono state con Gesù.
“E disse loro: ‘Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura’ […] E quelli se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la Parola con i segni che l’accompagnavano” (Marco 16:15-20).
[Fonte: adventistreview.org. Autrice: Judith Gillis. Tradotto da Veronica Addazio, HopeMedia Italia]
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