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“Preti a cui chiedono il pizzo, mafiosi ricevuti in sacrestia. Vescovi amici dei collusi. La chiamano “Chiesa nostra” ed e’ la mafia che cerca di assoldare i sacerdoti. Sempre piu’ soli e spaventati. Non solo nella Sicilia dei boss” (da “L’Espresso” del 23 aprile 2011). Ma a fronte di questi problemi, sono sempre esistiti e esistono ancora tanti cristiani che credono che predicare il Vangelo significhi anche combattere l’illegalita’ diffusa nel nostro Paese. Tra questi don Andrea Bigalli, coordinatore regionale di Libera-Toscana, che abbiamo intervistato su questo tema