Rosalba Calliari – Nel pomeriggio di sabato 25 gennaio, la diaconia della chiesa avventista di Padova ha coinvolto la comunità in un grande gioco di conoscenza. Circa 30 persone hanno partecipato al primo “speed date” avventista padovano. Si è volutamente utilizzato questa espressione inglese per porre l’accento sulla durata brevissima di questi mini-incontri, con l’obiettivo di conoscerci meglio, di certo non quello di cercare l’anima gemella, come il nome potrebbe lasciar intendere.
Sentir parlare un anziano di 70 anni del suo colore preferito con un bimbo di 6, assistere ad abbracci sinceri tra persone che si vedono tutti i sabati mattina ma che forse poco si conoscono reciprocamente, condividere esperienze profonde, rispondere con gioia alla sana curiosità dell’altro, voler far ripartire il timer perché “ancora non abbiamo finito” e molto altro, è stato bello.
Conoscerci meglio, avere voglia di mettersi in gioco, non avere timore di raccontarsi, saper ascoltare, questo è davvero essere chiesa. Attraverso questo gioco ce lo siamo ricordati.
[Foto: Nicolò Zausa]