Festa celebrata moltissimo negli Stati Uniti, da alcuni anni affascina anche l’Italia grazie a una promozione battente di simboli e iniziative che in tutto il mese di ottobre incoraggia al divertimento bambini, giovani e adulti. Il successo, oltre che per l’acuto impegno commerciale, è forse dovuto al fatto di dare voce a quanto più ci spaventa: il mondo soprannaturale, la morte.
Teste di zucca, scheletri e dolciumi, è una festa decisamente strana. La maggior parte di noi sa intuitivamente quanto l’Halloween moderno sia lontano dalle sue antiche origini, ma la domanda sorge spontanea: “Da dove viene?”. Alcuni studiosi ritengono che le sue radici siano nella festa celtica di Samhain (pronunciato “sow-in”), che si svolgeva tra l’equinozio d’autunno e il solstizio d’inverno. Non abbiamo molti dettagli su cosa accadesse anticamente, ma sembra che fosse una festa liminale, in cui i portali venivano aperti e la barriera tra questo mondo e l'”altro” (il mondo delle fate e degli dei pagani) si assottigliava. Si accendevano falò, si facevano sacrifici (alcuni pensano umani, ma più probabilmente animali) e i partecipanti andavano di porta in porta in costume (si pensava che li proteggessero dagli spiriti maligni), cercando un posto a tavola.
C’è un divario tra l’antica osservanza celtica di Samhain e la Vigilia di Ognissanti (31 ottobre), anche se, con l’affermarsi della supremazia del cristianesimo nell’Europa medievale, l’osservanza delle feste celtiche svanì. Samhain alla fine scomparve e al suo posto la Vigilia di Ognissanti divenne una tradizione annuale per ogni cattolico romano.
In America
Tutto cambiò ad Halloween quando gli europei emigrarono in America. La festa fu mantenuta e ampliata come un modo per conservare il senso della propria identità culturale nel Nuovo Mondo. Con il passare del tempo, l’Halloween americano abbandonò completamente la venerazione dei santi e il ricordo delle anime dei defunti a favore della celebrazione di tutto ciò che è oscuro e spettrale. Nel XX secolo, Halloween cambiò ulteriormente..
E oggi?
Innanzitutto, non dovremmo ignorare le sue origini oscure. Come cristiano, credo che esista un regno spirituale e che sia abitato non solo dalle forze del bene, ma anche da quelle del male. Anche se non siete d’accordo con me, non potete negare che i temi di Halloween non siano poi così positivi. È questo che vogliamo celebrare con i nostri figli, anche solo un giorno all’anno? Ogni bambino si pone domande sulla morte, e di certo non vorrei che il primo contatto di mio figlio con essa avvenisse attraverso una festa di Halloween. Credo, come insegna la Bibbia, che “i morti non sanno nulla” (Ecclesiaste 9:5), quindi perché cercare di raggiungerli? È possibile che così facendo finiamo per entrare in contatto con forze del male molto reali (Efesini 6:12).
In secondo luogo, se da un lato non dovremmo sorvolare sui toni sinistri di Halloween, dall’altro non dovremmo nemmeno trasformarci in allarmisti. La realtà è che il pericolo più immediato che corre vostro figlio durante Halloween è probabilmente il mal di stomaco. Detto questo, riformulare i temi di Halloween come “divertenti” o “innocui” potrebbe confondere vostro figlio su cosa sia accettabile e cosa no quando li incontra concretamente altrove. Tracciare una linea sulla sabbia potrebbe farvi sentire dei guastafeste, ma agendo così stabilirete dei limiti preziosi che potranno essere utili a vostro figlio quando dovrà prendere decisioni da solo in futuro. Qualunque cosa scelga, potrete stare tranquilli, sapendo di avergli costruito solide basi su cui vivere.
Jesse Herford
Qui i Ministeri in favore dei Bambini mettono a disposizione spunti di riflessione, materiale e attività pratiche per un 31 ottobre alternativo.
Qui un approfondimento.
[L’articolo intero è su st.network. Traduzione e adattamento: Lina Ferrara, HopeMedia Italia]
[Immagini: pixabay.com]








