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È stato presentato a Roma il report 2025 della Fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che soffre”. Secondo i dati, oltre 5,4 miliardi di persone vivono in nazioni dove il diritto di professare liberamente la propria fede è sistematicamente negato. L’autoritarismo dei governi è una minaccia globale (da Vatican News 2025-10).
Alla luce di questi dati appare particolarmente importante il convegno previsto per mercoledì 5 novembre 2025, dalle 15 alle 19, presso il Senato della Repubblica, promosso dalla senatrice Valeria Valente in collaborazione con il LIREC (Centro Studi sulla Libertà di religione, credo e coscienza), dal titolo: “La persecuzione per motivi di religione e coscienza nel mondo”.
Il programma prevede interventi di esponenti delle istituzioni, giuristi, docenti universitari, responsabili di Associazioni ed esponenti di comunità religiose minoritarie. I relatori interverranno nel corso di tre tavole rotonde su questi temi: la persecuzione come fenomeno multiforme diffuso a livello planetario, il ruolo e la condizione delle donne in contesti di guerra e persecuzione e alcune testimonianze di comunità perseguitate in Cina, Pakistan, Giappone, Iran e altre nazioni.
Sul convegno e sulla tematica della discriminazione e della persecuzione per motivi religiosi, Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno intervistato Raffaella Di Marzio, direttrice di LIREC.
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