Focus su crescita spirituale, comunione e formazione per la missione, agli incontri delle donne avventiste presenti all’Assemblea Mondiale. 

Le donne di tutto il mondo si sono riunite a St. Louis per un evento unico di quattro giorni, organizzato dai Ministeri Femminili della Conferenza Generale (CG) e dall’Associazione mogli di pastori avventisti. Gli incontri sono stati intensi e concepiti per riflettere la profondità dei bisogni spirituali delle donne e l’ampiezza del loro impegno nella missione della Chiesa oggi.

“L’evento al femminile non è nuovo all’Assemblea della CG, ma non ha mai assunto una tale portata” ha notato Florine Melchior, della Divisione interamericana “Grazie a questo incontro internazionale, la Chiesa afferma il suo crescente sostegno ai Ministeri Femminili, e risponde al contempo a una realtà concreta, quella di una mobilitazione globale di donne avventiste, sempre più visibili e influenti nelle sfere dirigenziali, dell’evangelizzazione, della formazione e dell’azione sociale”.

“L’incontro delle donne non è un progetto secondario o un’attività accessoria. Offre un quadro strategico per riconoscere e valorizzare il contributo fondamentale delle donne alla vita della denominazione” ha aggiunto.

Un incontro globale per le donne di fede
Il programma si è svolto nella sala da ballo del Centro congressi, dove la varietà di volti, abiti, canti e accenti rifletteva la diversità culturale e linguistica dell’assemblea globale delle donne avventiste. Partecipanti provenienti da Brasile, Canada, Francia, Caraibi francesi, India, Nigeria, Filippine e Isole del Pacifico erano sedute fianco a fianco, pronte ad ascoltare, cantare, pregare e condividere.

Ci sono stati momenti di riflessione sulla Scrittura, resoconti sulle attività al femminile nelle Divisioni della Chiesa avventista, seminari pratici, esercitazioni e sermoni guidati da gruppi provenienti da varie parti del mondo, molti dei quali indossavano abiti tradizionali del loro Paese.

“Sarebbe stata un’occasione persa se non ci fossimo riunite quando così tante donne di diverse regioni del mondo sono qui in un unico luogo” ha osservato Galina Stele, direttrice dei Ministeri Femminili della CG.
“Vogliamo dare loro l’opportunità di imparare l’una dall’altra, di sostenersi a vicenda e di crescere spiritualmente, e promuovere la missione di diffondere il vangelo”.

Contenuti degli incontri
Ogni mattina, le riunioni iniziavano con un messaggio spirituale a cura di Nina Atcheson, educatrice avventista e redattrice di “Alive in Jesus”, il nuovo materiale per lo studio settimanale della Bibbia (Scuola del Sabato) da parte dei bambini.
“Ci aiuta a connetterci più strettamente con Gesù nella nostra vita personale” ha detto Stele.

I seminari pomeridiani hanno affrontato argomenti pratici, tra cui come imparare ad affidarsi a Cristo, la scoperta dei doni spirituali, la salute della famiglia, il recupero dai traumi, l’impegno nella missione. A guidarli sono state le relatrici Sikhululekile Daco (redattrice associata di Adventist Review), Karen Holford (direttrice dei Ministeri della Famiglia alla Divisione transeuropea), Margret Mulambo (dell’Associazione mogli di pastori alla Divisione Africa australe–Oceano Indiano) ed Elaine Oliver (direttrice associata dei Ministeri della Famiglia alla CG).

I rapporti su iniziative e attività svolte dai Ministeri Femminili e dalle mogli di pastori nei vari territori della denominazione globale hanno offerto una panoramica di come le donne vengono nutrite spiritualmente e preparate.
“La nostra Chiesa è incredibilmente diversificata ed è arricchente vedere cosa fanno le nostre sorelle nella fede in altri angoli del mondo” ha commentato Stele.

Traduzioni anche in lingua dei segni
Jasmin Stankovic, volontaria australiana, si occupa delle traduzioni per chi parla spagnolo e portoghese. Quando le è stato chiesto cosa le è piaciuto di più dell’evento, ha risposto: “La parte migliore è il senso di comunità. Anche se non ci siamo mai incontrate, ci sentiamo sorelle. È come avere una famiglia allargata”.

Tutte le riunioni sono state tradotte in spagnolo, portoghese, francese e russo; inoltre, per la prima volta si è tradotto anche nella lingua dei segni americana (ASL).
“Registriamo tutto includendo l’ASL, così anche se le persone non possono partecipare dal vivo, possono comunque ricevere benedizioni da questi incontri” ha aggiunto Stele.

La musica, cuore pulsante dell’evento
È impossibile parlare dell’incontro delle donne senza menzionare il ruolo della musica nel programma. Ha accompagnato i momenti salienti, aperto i cuori e creato una comunione immediata tra le partecipanti.

“La musica qui non serve a distrarre, ma a connetterci con Dio. È una preghiera cantata, un linguaggio universale che tocca il cuore. Anche quando le parole ci sfuggono, la presenza di Dio ci raggiunge” ha spiegato una delle cantanti.

Sfide condivise, speranza comune
Al di là dei momenti di culto, ciò che più ha colpito le partecipanti è stata la comunione condivisa. Ogni testimonianza, incontro e scambio nei corridoi o alla fine delle riunioni diventava un’opportunità per creare legami profondi.

“Essere insieme a così tante donne avventiste in un unico luogo è meraviglioso e non mi sono mai sentita così legata alla grande famiglia della Chiesa. È stato un evento da non perdere” ha confidato una partecipante della Martinica “Avevo bisogno di questo incontro. Sono rinvigorita!”.

Un’altra partecipante, Sarah, 17 anni, di Miami, in Florida, ha riflettuto sul fatto che le riunioni hanno offerto uno spazio alle donne in un mondo frenetico: “Non veniamo qui per rivendicare il nostro posto, ma per ricordare alle persone che abbiamo una missione e una visione”.

Un momento speciale
Gli incontri si sono conclusi con un servizio speciale, guidato dal past. Ramon Canals, responsabile dell’Associazione Pastorale alla CG. Le organizzatrici sperano che le partecipanti abbiamo ricevuto incoraggiamento per impegnarsi anche nei loro ministeri locali.
“Abbiamo programmato questo evento per più di un anno” ha concluso Stele. “La nostra preghiera è che ogni donna che partecipa si senta nutrita, rafforzata e pronta a servire”.

E infatti, F. Melchior sottolinea: “A conclusione delle riunioni al femminile, giovedì 10 luglio, una cosa è stata certa, le donne avventiste non se ne vanno con semplici appunti o souvenir. Vanno via equipaggiate, fortificate e pronte a far risplendere la loro luce ovunque Dio le mandi”.

[Foto: Nathaniel Reid/Adventist Media Exchange (CC by 4.0), Christina Collard e Andreea Epistatu. Fonte: Adventist Review e ANN]
[Traduzione e adattamento a cura di Lina Ferrara, HopeMedia Italia]
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