In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 2 giugno 2021, ascoltiamo la testimonianza di Maria Claudia Valdini. Di seguito un breve riassunto.
"Ero a Firenze durante la notte del 27 maggio, nel mio appartamento, e improvvisamente sentii un rumore fortissimo, lontano e potente, simile a un'esplosione. Pensai a un incidente per una fuga di gas, certamente non ad un attentato. Dai giornali del giorno seguente, da quanto fecero vedere in televisione, appresi la gravità e quanto grande era stata la devastazione, arrivata fin dentro la bellezza del centro di Firenze. Un antico cuore, principesco e nobile, violentato dalla cattiveria, dalla volontà di uccidere, una prova di forza della malavita.
La spietatezza e l'immenso spregio della legalità e della vita avevano ucciso.
Da circa un mese era morto mio padre ed era stato sepolto nel piccolo cimitero della Romola, una frazione di San Casciano in Val di Pesa. Dopo pochi giorni dalla strage. mi recai in quel cimitero e accanto alla sua tomba vidi un quadrato di terra completamente ricoperto da corone di fiori bellissimi, quasi tutti bianchi. La visione dei fiori, il silenzio e la sacralità del luogo, fecero scattare in me rabbia, dolore, incredulità per quello che era successo. Seduta su un gradino di pietra del cimitero guardavo quella marea di fiori e piangevo. Erano morti i due genitori e le loro bambine, una delle quali era appena nata. Qualche anno dopo ho avuto modo anche di conoscere, per motivi di lavoro, dalla voce dei soccorritori che erano intervenuti, quanto dolore abbia suscitato in loro quello che era accaduto quella notte.
Ricordiamoli, tutti i morti per le stragi, soprattutto attraverso l'impegno civile, rivolto ad arginare e fermare chi vorrebbe far prevalere le mafie al vivere civile".
La trasmissione dedicata all'attualità su RVS – condotta da Claudio Coppini e Roberto Vacca – la potete ascoltare ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 10
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