Gli insegnanti parlano di un doppio miracolo nella scuola avventista della ex Unione Sovietica
Notizie Avventiste/ARnews – Gli studenti musulmani di una scuola avventista nella ex Unione Sovietica erano così sicuri che Dio sarebbe intervenuto per cambiare il giorno del loro esame di stato, stabilito di sabato, che hanno solidarizzato con i loro compagni di classe avventisti nel rifiutare di sostenere gli esami in una scuola pubblica, anche se questo significava non diplomarsi. La fede dei giovani è stata ripagata.
All’ultimo minuto, il governo del paese a maggioranza musulmana ha autorizzato che gli esami fossero spostati alla domenica, sorprendendo i docenti avventisti che avevano trascorso giorni di ansia per la situazione.
Ancora più notevole è il fatto che l’autorizzazione veniva dall’ufficio di un Viceministro che recentemente aveva costretto la scuola avventista a togliere la parola “cristiana” dal suo nome.
“Gli studenti musulmani hanno deciso di restare fermi sui principi di non lavorare e studiare di sabato, imparati nella scuola avventista, e questa è stata una decisione meravigliosa”, ha affermato Guillermo Biaggi, presidente della regione Euroasiatica della Chiesa, il cui territorio comprende la maggior parte della ex Unione Sovietica.
La scuola, che ha 280 studenti di età compresa tra i 6 a i 17 anni, la maggior parte dei quali sono musulmani, ha vissuto un difficile anno accademico 2013-14, in cui ha dovuto affrontare varie difficoltà create dalle autorità e dalle persone che non erano contente di avere una scuola cristiana in un paese musulmano. Ma i docenti non erano preparati alla sorpresa del Ministero dell’Istruzione che aveva stabilito che gli esami di stato dell’ultimo anno delle superioni si tenessero di sabato in tutta la nazione.
Gli insegnanti avevano cominciato a pregare. Ogni tentativo di trasferire l’esame al giorno seguente, la domenica, sembrava non avere successo. Nessun funzionario del provveditorato locale aveva voluto assumersi la responsabilità di autorizzare la modifica. La preside della scuola aveva scritto a un funzionario del Ministero dell’Istruzione, senza ricevere risposta.
“L’unica speranza rimasta era Dio”, ha affermato la preside.
Aveva quindi spiegato la situazione agli studenti e avvertito di aver preso accordi con una scuola pubblica vicina, dove gli studenti che desideravano potevano sostenere gli esami, dando quindi a ciascuno l’opportunità di prendere un decisione personale.
Quando era arrivata la lettera del Ministero che permetteva gli esami di domenica, la preside aveva condiviso con gioia la notizia con gli studenti, ma, avendo i ragazzi mostrato poca emozione, pensava che non avessero capito bene. Poi uno degli studenti aveva rotto il silenzio e dato una spiegazione che aveva lasciato la preside senza parole. Lo studente aveva detto: “Non abbiamo mai avuto alcun dubbio che Dio sarebbe intervenuto a risolvere la situazione”.
La preside aveva poi scoperto che nessuno degli studenti aveva firmato per sostenere gli esami di sabato nella scuola pubblica. Mentre parlava con loro, aveva appreso che, poiché avevano visto tante manifestazioni della potenza di Dio durante il difficile anno scolastico trascorso, sapevano che Dio non avrebbe abbandonato la scuola per qualcosa di semplice come gli esami di sabato. Gli studenti musulmani avevano deciso di affiancare i loro compagni avventisti nel restare fermi sul sabato biblico.
“Gli studenti provenienti da famiglie non avventiste avevano visto come Dio guidava la nostra scuola e avevano creduto con tutto il cuore che il problema si sarebbe risolto”, ha spiegato la preside. “Eravamo solo noi, insegnanti avventisti, a essere profondamente preoccupati”.