Beatriz Ambrosetti – Lo scorso 14 giugno, il gruppo AISA della chiesa avventista di Roma Appia ha concluso le sue attività con una bella cerimonia d’investitura ed il sermone tenuto dai ragazzi. “In campeggio con Gesù” è stato il tema dell’anno scout 2024-2025 a cui si sono ispirate le diverse attività che abbiamo svolto.
In questo percorso ci hanno accompagnato vari personaggi biblici, quali Adamo ed Eva, Giacobbe, Mosè, Giona e Paolo. Il nostro compito è stato quello di andare a scovare, nel retroscena delle loro storie, gli elementi che potessero essere ricollegati al tema dell’anno. Con grande sorpresa, ognuno di loro ci ha regalato una “chicca”, per dirla alla romana, sul tema del campeggio:
– prendersi cura dell’ambiente intorno ma non da soli, perché la bellezza risiede nell’essere tutti coinvolti;
– se aguzzi l’ingegno ogni elemento della natura può diventare una risorsa utile;
– è proprio nell’essere avvolto dal verde dei boschi e dalle montagne che puoi davvero sperimentare con maggiore chiarezza il susurro della voce di Dio;
– anche l’acqua, in certi casi, può diventare una base stabile dove costruire il proprio campo;
– la tenda, come abitazione temporanea, è una metafora della vita che attende quella dimora celeste ed eterna piantata da Dio.
Tutto ciò ha arricchito tutte le nostre attività che, insieme al percorso spirituale, sono state: la colletta alimentare al Triscount di Arco di Travertino, la visita alla casa famiglia delle Figlie del Divino Zelo, l’arrampicata sportiva alla Rock’it climbing, l’escursione alla riserva naturale del WWF di Macchiagrande a Fiumicino. E anche l’eccezionale progetto BeeScout, svolto insieme agli scout della chiesa avventista filippina di Roma, con l’apicultrice Alessia Balucanti che ci ha fatto volare con le sue api all’interno del loro mondo. Abbiamo scoperto i segreti di questo affascinate insetto. “Questi ragazzi mi hanno dato tanto. Con il loro interesse e le loro domande hanno dimostrato di avere una marcia in più” aveva commentato A. Belucanti. Infine, non dimentichiamo la partecipazione al Raduno nazionale dell’AISA al B.P. Park di Bassano Romano (VT).
Questa esperienza cosi variegata, legata all’idea del campeggio, è stata oggetto di riflessione per tutti noi. I nostri scout, Tizzoni (6-11 anni) ed Esploratori (12-15 anni), hanno saputo cogliere, nelle attività svolte, gli aspetti interessanti legati al tema proposto e hanno condiviso la propria testimonianza durante il sermone di chiusura.
Ecco alcuni loro pensieri
“La casa famiglia è stata l’attività che più mi ha colpito perché, anche se i bambini che vivono lì sono lontani dai genitori e dalle loro famiglie, cosa per me inconcepibile, sono felici e hanno sviluppato un bel rapporto tra di loro. Questo mi ha fatto pensare al campeggio perché, anche se per poco tempo, sei lontano dalla famiglia ma puoi fare delle belle amicizie che possono durare nel tempo” (Alma)
“Tra tutte le attività svolte quest’anno, quella che mi ha colpito è stata la visita agli apicoltori. È stata un’esperienza fuori dal comune, non solo per l’opportunità di vedere da vicino le api, indossando l’equipaggiamento da apicoltore, ma anche per tutto ciò che abbiamo potuto osservare e imparare sul loro mondo. Mi ha colpito in particolare il modo in cui l’alveare funziona come unica grande comunità, in cui ogni ape ha un ruolo ben definito e lavora per il bene collettivo. Non esiste competizione o individualismo: tutto è orientato alla cooperazione, all’equilibrio e alla sopravvivenza dell’intero gruppo.
Riflettendoci, ho visto un parallelismo forte con la nostra esperienza scout e con il tema dell’anno. Essere “in campeggio con Gesù” non è solo un’immagine simbolica, significa vivere ogni giorno con un senso di appartenenza, condivisione e servizio. Come le api, anche noi siamo chiamati a fare la nostra parte nella comunità, a mettere i nostri talenti a disposizione degli altri, a costruire qualcosa di più grande insieme. Gesù ci guida come punto di riferimento e ci invita a uscire da noi stessi per servire gli altri con umiltà e dedizione” (Graziano)
Il campeggio, dunque, è molto di più che piantare una tenda, va oltre la fisicità degli elementi, è cura, condivisione, creatività, spiritualità, legame, biofilia, sviluppo dei muscoli, metafora, allenamento alla vita.
E a pensarci bene, il campeggio, con tutto il suo significato, è un’esperienza coinvolgente che, se vissuta con uno spirito cristiano e avventuriero, facendolo entrare nella propria quotidianità, è, in fin di conti, l’obiettivo che Gesù ci mostra come ideale di vita.
[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]











