Romina Garelli – “Con Gesù farem delle prodezze, con Gesù noi vinceremo il male…” sono le parole del canto innalzato al Signore dagli scout Aisa, sabato 27 gennaio, nella chiesa avventista di Roma Lungotevere, all’inizio della cerimonia di investitura. Sono stati consegnati diversi distintivi; l’elenco è lungo, non solo per i numerosi ragazzi, ma anche per le diverse specializzazioni che si sono impegnati a conseguire.

Gli scout Aisa sono organizzati in: Gemme, i bambini da 3 a 5 anni; Tizzoni, dai 6 agli 11 anni; Esplortori, dai 12 ai 15 anni. Poi, per chi lo desidera, il percorso continua e si può diventare guida o animatore, per accompagnare altri ragazzi a diventare dei “Giosuè ai nostri tempi”, come citato in questa giornata nel testo di Deuteronomio: “Ma dà i tuoi ordini a Giosuè, fortificalo e incoraggialo, perché sarà lui che lo passerà alla testa di questo popolo e metterà Israele in possesso del paese che vedrai” (Dt 3:28).

Alcuni scout hanno condiviso l’esperienza personale di questi anni di “cammino” nell’Aisa. alla luce del Signore. È un’esperienza indelebile, viva, che per tanti aspetti ha permesso di mettere a “nudo” la propria personalità e di assumere dei valori importanti.

Alla comunità è stato chiesto l’impegno prezioso di pregare per questi ragazzi e ragazze.
La cerimonia si è conclusa lodando e cantando al Signore “Stupenda Grazia”.

 

 

 

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