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Il “ciclone” Sarah Palin, candidata alla vicepresidenza USA per il partito repubblicano, ha riaperto i giochi con la sua immagine aggressiva e con la sua fede religiosa vissuta all’interno di una chiesa pentecostale delle Assemblee di Dio. Sarah Palin ama riferirsi ai teologi “neodispensazionalisti”. Che cosa comporta questo approccio teologico per la politica americana, in tempo di elezioni ma soprattutto, in caso di vittoria, per quel che riguarda la politica estera? Lo abbiamo chiesto a Paolo Naso, giornalista e docente di scienza politica alla Sapienza di Roma.