Scegliere la felicità
20 Marzo 2025
Scegliere la felicità
20 Marzo 2025

La lettera ai Filippesi ci invita ad assaporare la gioia anche nei momenti più dolorosi, a scegliere il sorriso indipendentemente dalle circostanze avverse. Un bel modo per celebrare il 20 marzo, Giornata internazionale della Felicità.

Karen Holford – L’apostolo Paolo era stato messo in carcere dall’imperatore romano e condannato a morte; ogni mattina, quando apriva gli occhi, non sapeva se quello sarebbe stato il suo ultimo giorno, se l’avrebbero ucciso. Per la maggior parte delle persone, non sarebbe stata una situazione felice. Eppure, Paolo scrisse una lettera straordinariamente gioiosa ai suoi amici di Filippi. Nelle righe finali, l’apostolo condivide alcune delle scelte che lo hanno aiutato a sperimentare la gioia in una delle situazioni umane più ardue.

Ricerche recenti sulla psicologia della felicità e del benessere hanno confermato le intuizioni sulla gioia di Paolo, risalenti al I secolo, aiutandoci a comprendere che possiamo scegliere di provare felicità ovunque ci troviamo. Proprio come lui. Naturalmente, la vita su questa terra non sarà mai felice al 100%, in noi e intorno a noi accadono eventi, e nel corso della giornata possiamo sperimentare un’ampia gamma di emozioni: paura, gioia, gratitudine, rabbia, amore, disprezzo, pace, stress, ispirazione, tristezza, risate, senso di colpa, speranza e vergogna.

Psicologia della gioia
Barbara Fredrickson, autrice del libro Positivity,[1] ha condotto delle ricerche sul benessere emotivo per capire come aiutare le persone a stare bene anche nelle situazioni avverse. Le sue scoperte sono bellissime. Non si diventa felici semplicemente oziando e divertendosi, né ottenendo fama e denaro. Si tratta di compiere delle scelte consapevoli per bilanciare le inevitabili emozioni negative e debilitanti che sperimentiamo ogni giorno, decidendo intenzionalmente di provare 3-4 volte in più delle esperienze emotive positive e stimolanti. È persino possibile misurare il proprio livello emotivo quotidiano con un semplice questionario disponibile su www.positivityratio.com.

Tutti sperimentiamo regolarmente emozioni negative e pesanti, quali rabbia, senso di colpa, vergogna, stress, frustrazione, tristezza, disprezzo, disgusto, paura e imbarazzo, che tendono a deprimerci, a farci percepire il peso di questi sentimenti difficili. Tuttavia, alcune di queste emozioni possono anche essere utili. La tristezza può aiutarci a cercare conforto negli altri; la paura può proteggerci dai pericoli; la frustrazione può spingerci a risolvere problemi e a chiedere aiuto. La rabbia, addirittura, può aiutarci a difendere ciò che è giusto, a farci valere in modo appropriato e a stabilire dei confini chiari con gli altri.

Le emozioni costruttive e positive comprendono il divertimento e il sorriso, il senso di meraviglia, la gratitudine, la speranza, l’ispirazione, la gioia, il coinvolgimento in un passatempo o in un’attività che assorbe tutta la nostra attenzione, la consapevolezza che la nostra vita ha valore per gli altri, la serenità, la gentilezza e l’amore.

La decisione dell’apostolo Paolo
Quando Paolo era in carcere, scelse intenzionalmente di sperimentare alcune di queste emozioni positive per mantenere alto il livello della sua gioia. Sapeva di non poter cambiare le circostanze, ma poteva modificare il suo atteggiamento e ciò su cui concentrava la sua attenzione. Nella sua lettera agli amici di Filippi, li incoraggia a cercare la gioia in ogni situazione, a vivere in pace tra loro e a risolvere i conflitti, a essere grati per le cose buone della loro vita, a essere gentili e premurosi gli uni con gli altri, a focalizzarsi sulle cose belle, pure e ispiratrici, e a lodare Dio. Tutto questo si trova nel quarto capitolo della lettera ai Filippesi.

In sostanza, non possiamo scegliere le emozioni che sperimentiamo in risposta agli eventi della vita. Le cose accadono e noi reagiamo quasi automaticamente, provando un insieme di emozioni negative e positive. A quel punto, però, siamo di fronte a delle scelte: decidere di concentrarci sulle emozioni negative fino a farci sopraffare da esse; oppure possiamo ascoltare questi sentimenti per capire come proteggerci, cercare aiuto, stabilire limiti, affrontare traumi passati e gestire meglio il nostro carico di lavoro. Allo stesso tempo, abbiamo anche la possibilità di scegliere di provare alcune emozioni positive.

Quando torno a casa dopo una giornata stressante in ufficio, cerco di riequilibrare le mie emozioni per non portarmi dietro un carico di sentimenti negativi. Mentre guido per le strade di campagna, provo a notare dei particolari del mondo naturale che mi riempiono di meraviglia, come la bellezza del cielo o un fiore selvatico. Penso a una trentina di cose per cui sono grata. Oppure ascolto un podcast ispiratore, un brano musicale rilassante o un programma che mi fa ridere. A volte pianifico una sorpresa per un amico o penso a qualcosa che aspetto con gioia. Prendere del tempo per riconoscere il mio stato emotivo ogni giorno e scegliere attività che lo riequilibrino, mi aiuta a sentirmi più positiva e serena.

Una lista di idee per stare bene
Ecco alcuni modi semplici per sperimentare più emozioni positive. Puoi aggiungere le tue idee a questa lista; più semplici saranno le attività, più facile sarà provare emozioni positive ed equilibranti ogni giorno.
– Divertimento e risate. Cerca il buon umore, ridi con gli altri (e non di loro). Guarda video divertenti di animali; racconta i tuoi ricordi più buffi; fai un gioco che piace a tutti o guarda un buon film.
– Meraviglia. Osserva con attenzione un fiore, un albero, un insetto, la tua mano, un tramonto… e nota i dettagli che non avevi mai visto prima. Impara di più su qualcosa che ti affascina, leggendo un libro o guardando un documentario.
– Gratitudine. Per ogni lettera dell’alfabeto, pensa a qualcosa per cui sei grato; ringrazia Dio per dieci cose nella stanza in cui ti trovi; scrivi un biglietto di ringraziamento a un amico o trova un modo creativo per esprimere gratitudine.
– Speranza. Organizza un’iniziativa bella a cui guardare con entusiasmo; scegli di leggere delle buone notizie e fa’ qualcosa per migliorare il mondo, come raccogliere rifiuti, riciclare o fare una donazione.
– Ispirazione. Ascolta podcast o leggi libri che ti motivano; approfondisci delle biografie ispiratrici o delle storie della Bibbia edificanti; visita mostre d’arte e vai ai concerti.
– Gioia. Scrivi cento cose che ti danno gioia su altrettanti bigliettini, ogni giorno scegline uno e dedica dieci minuti a quell’attività.
– Hobby coinvolgenti. Coltiva un passatempo che ti assorba completamente come camminare, suonare, leggere, cucinare, scrivere o fare giardinaggio.
– Apprezzare. Elenca ogni giorno tre cose che hai fatto bene e riconosci il valore delle persone intorno a te.
– Serenità. Scopri cosa ti calma: una bevanda calda, un bagno rilassante, la musica, la natura, un versetto della Bibbia…
– Gentilezza e amore. Aiuta gli altri; ascolta chi si sente solo; fai piccoli gesti di generosità.
Forse ti sembra tutto troppo semplice e, magari, provi un po’ di scetticismo. Allora, sperimenta queste idee per una settimana.
Quando le sensazioni negative iniziano ad accumularsi, prova a fare come Paolo, scegli di percepire le emozioni positive. Potresti scoprire, come lui, una gioia incredibile, indipendentemente dalle circostanze.

Nota
[1] B. Fredrickson, Positivity, Oneworld Publications, 2011.

(Karen Holford è la direttrice dei Ministeri Femminili, in favore dei Bambini e della Famiglia presso la Regione transeuropea della Chiesa avventista. Holford è una terapeuta familiare con esperienza in terapia occupazionale e psicologia dello sviluppo).

[Immagini: jyliagorbacheva e congerdesign su Pixabay. Fonte: st.network / Tradotto da Veronica Addazio]  

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