La Chiesa avventista mondiale celebra 160 anni. Una denominazione che guarda al futuro, puntando sull’unità, l’identità e la missione.

Notizie Avventiste – Il 21 maggio, la Chiesa Avventista del Settimo Giorno ha compiuto 160 anni dalla sua organizzazione. Nonostante le sfide, il movimento avventista ha raggiunto moltissime comunità nel mondo con il messaggio del vangelo, tutto grazie all’impegno dei missionari. 
"Siamo straordinariamente grati per il privilegio di aver portato gli ultimi messaggi di Dio in questi 160 anni", ha affermato Ted N. C. Wilson, presidente della Chiesa avventista mondiale

Il motto selezionato per questa occasione, “Scelti per la missione”, ricorda in qualche modo un’altra ricorrenza importante che attende la denominazione nel 2024: i 150 anni della missione avventista nel mondo.

La nascita della Chiesa avventista 
Nel presentare la celebrazione dei 160 anni della denominazione al Comitato di primavera, lo scorso aprile, Ertön Kohler, segretario della Chiesa a livello mondiale, aveva sottolineato quanto fosse saggio guardare al passato per informare e guidare verso il futuro. Usando un’analogia, aveva affermato: "Le organizzazioni sane vanno avanti guardando il parabrezza mentre allo stesso tempo non perdono di vista lo specchietto retrovisore".

Il nostro "specchietto retrovisore", come Chiesa, risale al 20 maggio 1863, quando 20 delegati provenienti da tutti gli Stati Uniti si riunirono a Battle Creek, nel Michigan, per dare un’organizzazione al movimento avventista. Avevano la visione e l’impegno condivisi di predicare il messaggio dei tre angeli, di Apocalisse 14, e riconobbero la necessità di organizzarsi per portare avanti la missione.

Il 21 maggio 1863, un comitato selezionato, composto da otto delegati, sviluppò uno statuto che delineava la struttura di quella che sarebbe diventata la Conferenza Generale (CG) degli avventisti del settimo giorno. (o Chiesa mondiale). Lo storico David Trim, direttore dell’Ufficio archivi, statistiche e ricerca (Astr) della denominazione, ha fatto notare che lo statuto includeva un preambolo in cui si tratteggiava lo scopo e l’obiettivo alla base dello sviluppo della CG: “Per garantire l’unità e l’efficienza nel lavorare e promuovere l’interesse generale della causa della verità presente". 
“L’articolo 5 del primo statuto della CG” ha aggiunto “affermava che il Comitato esecutivo doveva avere la supervisione speciale di tutto il lavoro missionario e, come consiglio missionario, il potere di decidere dove tale lavoro fosse necessario e chi dovesse andare a svolgerlo come missionario”. 
In sintesi, lo scopo della CG era quello di promuovere “l’unità, l’identità e la missione”, ha sottolineato Trim.

La Chiesa avventista oggi 
Oggi, la Chiesa avventista si dedica ad aiutare le persone a trovare libertà, guarigione e speranza in Gesù tramite una profonda comprensione della Bibbia. Dopo 160 anni, l’impegno della denominazione nell’attuare il mandato evangelico ha avuto un impatto sull’istruzione, l’assistenza sanitaria e l’evangelizzazione tramite i media. Il movimento, iniziato con 3.500 membri e sei Federazioni di chiese, è ora cresciuto fino a raggiungere un’adesione globale di oltre 22 milioni di persone, in più di 200 Paesi.

Con oltre 9.000 scuole e università in tutto il mondo, la Chiesa ha nutrito le menti e i cuori di più di 2 milioni di studenti. Il sistema sanitario è un altro aspetto significativo. Con oltre 200 ospedali e sanatori e più di 1.000 cliniche, l’approccio olistico delle istituzioni sanitarie avventiste ha contribuito alla salute fisica, mentale e spirituale delle comunità globali.

Inoltre, la presenza della Chiesa tramite i media è aumentata molto negli ultimi anni. Dall’evangelizzazione con la carta stampata alle case editrici, ai canali televisivi e radiofonici in oltre 80 lingue, e ora la sua presenza sul web e sui social media. Tutti strumenti fondamentali per la diffusione del vangelo, che la denominazione ha usato e continua a usare a piene mani.

“La notevole crescita della Chiesa negli ultimi 160 anni è una testimonianza dell’impegno e del coinvolgimento di ogni avventista nella sua comunità locale. Ciascun individuo svolge un ruolo vitale nella nostra missione”, ha affermato Paul Douglas, tesoriere della denominazione a livello mondiale.

“Nel celebrare questo anniversario” ha continuato “invitiamo tutti gli avventisti a prendersi per mano, facendosi avanti con rinnovata passione e dedizione. Insieme riflettiamo su cosa significa essere scelti per la missione, sapendo che i nostri sforzi collettivi possono trasformare la vita delle persone in tutto il mondo".

Una visione per il futuro 
Quando la Chiesa riflette sulla sua ricca eredità del passato, “riceviamo nuovo impegno, nuova energia e una nuova visione per il futuro”, ha affermato Köhler. 
Tre i punti chiave evidenziati nei 160 anni trascorsi: unità, identità e missione.

160 anni fa, gli avventisti si unirono con lo scopo di realizzare la loro missione. Ora i dirigenti invitano le Regioni, le Unioni, le Federazioni e le chiese locali a unirsi per portare avanti la missione oggi, domani e negli anni a venire. 
"La nostra identità ci è stata data da Dio", è fondata sulla Bibbia ed è sottolineata nei punti dottrinali, ha detto Köhler. “Questo messaggio deve essere condiviso con il mondo”, da seguaci di Cristo con un’identità unica.

La missione è anche al centro della visione della Chiesa. Köhler ha affermato: "I nostri 160 anni rappresentano un invito a rilanciare l’incrollabile impegno dei nostri pionieri e ad abbracciare gli straordinari risultati che il Signore ha preparato per questi tempi cruciali. Nel mezzo della polarizzazione, andiamo avanti uniti, rafforzando la nostra identità biblica nonostante le sfide del relativismo e rinvigorendo la nostra incrollabile dedizione alla missione”.

I dirigenti avventisti condivideranno ed evidenzieranno i nuovi progetti e le iniziative per il 160° anniversario durante il Consiglio annuale del 2023, che si terrà a ottobre.

"Fermiamoci un momento in questo anniversario e chiediamoci: stiamo davvero facendo tutto il possibile per raggiungere ogni persona nel mondo, in modo da poter assistere al ritorno del nostro Signore durante la nostra vita?” è la riflessione del presidente Wilson per l’intera famiglia della Chiesa "Oh, quanto desideriamo che tu venga, Signore Gesù!".

[Fonte: Ann]

 

 

 

 

Condividi

Articoli recenti