Sulla costa meridionale del Nuovo Galles del Sud, il cielo è rosso a causa dei roghi. Le comunità avventiste aprono le porte agli sfollati.

Notizie Avventiste – I dirigenti della Chiesa avventista hanno espresso profonda solidarietà a quanti sono stati colpiti dal fuoco che brucia i boschi australiani, ma anche le case e le proprietà. “Esprimo le più sentite condoglianze a coloro che hanno perso i propri cari in questi incendi devastanti” ha dichiarato Jorge Munoz, presidente della denominazione in Australia “C’è così tanta sofferenza. È veramente straziante!”.

Nel Nuovo Galles del Sud, il fuoco ha provocato 8 morti da lunedì 30 dicembre e oltre 400 case sono andate in fumo. A Victoria, ci sono stati due morti confermati e 28 residenti risultano dispersi. Da quando sono iniziati gli incendi, a settembre 2019, almeno 25 persone hanno perso la vita. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza e di calamità in sei aree. Il fuoco avanza e ora colpisce anche le comunità nell’Australia meridionale e in quella occidentale. Intanto oltre 180 persone sono state arrestate con l’accusa di aver appiccato i roghi.

Parole di solidarietà sono state rivolte dal past. Munoz anche ai numerosi residenti che hanno perso la casa, tra di essi ci sono almeno sette famiglie avventiste, e di gratitudine ai pompieri per il loro lavoro instancabile. “Voglio ringraziare i coraggiosi vigili del fuoco per il loro straordinario impegno. Ringrazio anche i nostri volontari di Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) per il loro prezioso lavoro. Sono intervenuti rapidamente distribuendo prodotti essenziali alle famiglie che hanno perso tutto” ha affermato.
“Svolgete tutti un’opera eccezionale in condizioni difficili e siamo molto grati per il vostro ruolo nell’aiutare coloro che ne hanno disperato bisogno” ha concluso.

Per aiutare la comunità, la chiesa avventista di Bega ha aperto le porte all’accoglienza degli sfollati, ospitando oltre 35 persone e 15 cani. La sala è diventata anche un magazzino per i prodotti alimentari. “Quando abbiamo notato che il centro di evacuazione sulla strada era sovraffollato, abbiamo preso la rapida decisione di aprire la chiesa e consentire alle persone di utilizzare la nostra struttura” ha spiegato il past. Dragan Kanazir “A un certo punto la nostra chiesa sembrava l’arca di Noè!”.

“Altri centri di evacuazione non hanno preso gli animali domestici” ha aggiunto Sarina Taituave, direttrice di Adra Nuovo Galles del Sud “Ci saranno ancora persone nella chiesa di Bega per gran parte di questa settimana, ma stiamo rivalutando la situazione”. Il 5 gennaio la chiesa era circondata da una spessa coltre di fumo.

Preghiera
Il presidente della Chiesa avventista nel Pacifico del sud, Glenn Townend, ha espresso solidarietà alle famiglie e agli amici che hanno perso i loro cari. “Preghiamo che Dio consoli le persone colpite da questa tragedia” ha affermato “Incoraggio i nostri membri di chiesa a pregare per le persone colpite dagli incendi e per tutti coloro che sono impegnati nei servizi di emergenza”.

Secondo il pastore Jeremy Taituave, vi è un senso di disperazione tra le comunità rurali ed è necessario incoraggiare la speranza. “Ci incontreremo con le nostre chiese” ha affermato “e parleremo di come intervenire. Dobbiamo raccogliere i pezzi, emotivamente e spiritualmente, e aprire le nostre porte alla preghiera. Abbiamo anche deciso di organizzare il programma di recupero della depressione e dell’ansia (Darp)”.

Tra i progetti per offrire assistenza durante la siccità nel 2019, Adra Nuovo Galles del Sud ha finanziato la formazione di facilitatori del Darp in 18 chiese dell’area. I programmi si svolgeranno nei prossimi mesi per aiutare le famiglie in difficoltà o i volontari che hanno subito un trauma.

Nonostante il senso di disperazione, molti volontari e sfollati sono stati incoraggiati dalla preghiera. Julie Nagle, volontaria in prima linea, ha pregato per i vigili del fuoco che mettono a rischio la propria vita.
“Stavo guidando e quando ho visto un camion dei pompieri ho dovuto fermarmi” ha raccontato Nagle “Mi sono avvicinata e ho detto ai vigili che poteva sembrare un po’ folle, ma volevo pregare per loro e per i loro camion. Un ragazzo si è girato e ha risposto ‘Sì, grazie!’. Non avevo idea di cosa avrei detto, ma dopo aver posato la mano su quel camion, sono arrivate le parole: ‘Signore, ovunque viaggino queste ruote e ovunque camminino questi piedi, possa tu benedire la loro generosità e compassione’. Ho ripetuto la preghiera per ogni camion e i pompieri sono stati davvero grati”.

[Fonte Adventist Record. Foto: Adventists South New South Wales Facebook]

 

Condividi