L’Altrobinario: “Oltre il pregiudizio”

L’Altrobinario: “Oltre il pregiudizio”


Laura Ferraresi, del “marciapiede didattico“, ci parla di : “Dare voce all’autismo“, il tema della Festa solidale 2019 promossa da ADRA Cesena, l’agenzia umanitaria avventista di Cesena.

Adra interviene nell’emergenza alle Bahamas

Adra interviene nell’emergenza alle Bahamas

Gli aiuti sono ritardati dall’inagibilità delle strade e dalle copiose inondazioni.

Notizie Avventiste – A una settimana dal passaggio di Dorian, l’uragano di categoria 5 che ha scaricato forti piogge sulle isole Abaco e Grand Bahama per più di 40 ore, il volto delle isole appare stravolto dall’immensa devastazione. Molte famiglie sono rimaste bloccate nelle loro case con l’acqua che saliva fino alle ginocchia e anche di più costringendole a rifugiarsi nelle soffitte, mentre tante altre sono rimaste senza tetto.

Aiuti temporaneamente limitati
“Il 70% delle isole è coperto di acqua e non c’è modo di raggiungerle al momento” afferma Leonardo Rahming, segretario esecutivo della Federazione delle chiese avventiste delle Bahamas del sud e volontario di Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso).

Le autorità locali anno chiesto alle organizzazioni umanitarie di attendere a intervenire per erogare gli aiuti finché non saranno liberate le strade dai detriti e sarà garantita la sicurezza. I porti sono stati chiusi e le autorizzazioni aeroportuali vengono concesse solo ai funzionari e alla guardia costiera.

“I livelli dell’acqua sono ancora troppo alti sulle isole Abaco, quindi dobbiamo aspettare che il mare si ritiri” spiega Rahming “A Grand Bahama, invece, l’accesso alle persone è più facile e stiamo lavorando per rifornirle di provviste”.

Aereoporti e porti sono stati chiusi, per questo Adra si è accordata con Airlink e YachtAid Global per far arrivare cibo e acqua nei punti accessibili. Inoltre, l’agenzia umanitaria collabora con Rise Against Hunger per fornire pasti da distribuire sulle isole di Abaco e Grand Bahama. Oltre ad alimenti e acqua, verranno distribuiti anche indumenti e materiali per la costruzione di rifugi.

Un’altra sfida per Adra è lo spazio limitato a disposizione per immagazzinare tutto il materiale ricevuto. “Non c’è molto spazio” ha tenuto a precisare Rahming.

Gli interventi della chiesa locale
Tutto questo non ha scoraggiato i volontari di Adra Bahamas che hanno potuto lavorare con le autorità locali per mettere in sicurezza una barca nella speranza di raggiungere le persone intrappolate nelle acque alte.

“Siamo l’unica Ong a farlo” dice Rahming “I membri della chiesa avventista locale hanno lavorato 24 ore su 24 per portare aiuto. I supermercati sono aperti, quindi i membri acquistano i prodotti da distribuire. In questo momento vi è necessità soprattutto di cibo, acqua e farmaci”.

Gli avventisti a Grand Bahama sono impegnati nell’emergenza e distribuiscono 400 pasti caldi al giorno. “Le persone evacuate arrivano ogni giorno a Nassau” spiegano i dirigenti “quindi i nostri membri di chiesa sono in prima linea nel ministero”. Il 6 settembre, si sono uniti alla squadra di autobus che hanno trasportato 400 persone, evacuate da Abaco, nelle strutture messe a disposizione dalle autorità governative.

La National Emergency Management Agency, l’agenzia nazionale che gestisce le emergenze nelle Bahamas, ha chiesto alla chiesa avventista di occuparsi di fornire abbigliamento per bambini e neonati. “Stiamo lavorando per questo compito e ci stiamo organizzando per preparare i pacchi da distribuire” ha affermato Peter Kerr, presidente dell’Atlantic Caribbean Union della denominazione “Le nostre chiese locali si sono mobilitate e so che attingono dai loro fondi per acquistare tutto il materiale necessario nei soccorsi”.

Il primo ministro delle Bahamas ha invitato la popolazione ad accogliere le famiglie di sfollati in questo periodo critico. “Da parte nostra, stiamo creando un database di membri avventisti che possono fare spazio nelle loro case per aiutare altri che non hanno un posto dove stare” ha affermato Kerr che si è già registrato per portare una famiglia nella sua abitazione.

Nel frattempo, i dirigenti della chiesa si sono incontrati per parlare di come gestire la situazione. “Abbiamo in programma di attivare le nostre cucine per preparare pasti e di coordinarci per inviarli alle persone in modo che ricevano assistenza alimentare fino a quando non arriveranno rifornimenti via terra” ha aggiunto Kerr “Stiamo cercando di inviare articoli per l’igiene personale, letti, lettini e tende per dormire, repellenti per zanzare, reti e generatori affinché le scuole e le chiese funzionino”.

“Il popolo delle Bahamas è resiliente, ma sta male a causa della devastazione” conclude Rahming “spero che il mondo non dimentichi le Bahamas e pensi che stiamo bene perché abbiamo le risorse. Adra offre grande supporto, ma le Bahamas hanno ancora bisogno di aiuto continuo”.

Bilancio del disastro
Sono 70.000 i residenti rimasti senza casa nelle isole Grand Bahama e Abaco a causa del peggiore urgano mai arrivato sull’arcipelago dove vivono 390.000 abitanti. Il bilancio provvisorio dei morti è salito a 43 ma le autorità temono che aumenterà perché migliaia di persone risultano ancora disperse. Anche un avventista ha perso la vita, hanno confermato i dirigenti della chiesa. Il passaggio dell’uragano è stato molto lento. Dorian ha sostato sulle isole per giorni con venti che soffiavano a 300 chilometri orari e che hanno distrutto case, scuole, supermercati, strade e aeroporti lungo tutta l’estremità settentrionale delle Bahamas.

[Foto: Adra International]

L’Altrobinario: ADRA Germania

L’Altrobinario: ADRA Germania


Adra Germania, l’agenzia umanitaria della Chiesa avventista tedesca, risulta tra i finanziatori della ONG Ocean Viking, al cetro della recente controversia politica sul soccorso umanitario in mare. Ne parliamo con Dag Pontvik direttore di ADRA Italia.

ADRA Italia News 14 – Aiutiamo Monreale

ADRA Italia News 14 – Aiutiamo Monreale


La sera del 2 agosto un terribile incendio ha distrutto la montagna sopra Monreale. Le fiamme hanno devastato 60 ettari di vegetazione, bruciato diverse automobili, messo a rischio la vita di circa settanta persone e danneggiato gravemente un edificio abitato da tre nuclei familiari. Il fuoco ha distrutto una delle case e reso inagibili le altre due. Con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Monreale, ADRA Italia ha attivato una raccolta fondi per offrire un sostegno alle famiglie coinvolte. Se le donazioni supereranno le necessità specifiche di queste famiglie, il resto dei fondi raccolti sarà messo a disposizione per il ripristino di altri danni causati dall’incendio.
Alessia Calvagno intervista Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia.

Potete dare il vostro contributo attraverso i seguenti canali, indicando nella causale “Monreale”:
– Conto corrente bancario IBAN: IT 95 E 01030 03203 000000866909
– Conto Corrente Postale n. 160 800 04 intestato a ADRA Italia
Lungotevere Michelangelo, 7 – 00192 Roma
– PayPal intestato ad ADRA Italia

Epidemia di ebola in Congo. Gli interventi umanitari di Adra

Epidemia di ebola in Congo. Gli interventi umanitari di Adra

L’agenzia lavora anche per garantire un’alimentazione adeguata ai bambini malnutriti.

Notizie Avventiste – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra), braccio umanitario della chiesa avventista, opera nella Repubblica Democratica del Congo dal 1984. In tutti questi anni si è più volte occupata del virus ebola che ha colpito il Paese ben dieci volte. L’epidemia più recente, iniziata nell’agosto del 2018, è la più lunga. Adra è intervenuta fornendo acqua pulita, servizi igienico-sanitari e istruzioni sulle migliori pratiche igieniche da adottare per impedire o limitare la diffusione del virus. L’agenzia ha rivolto particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione, i bambini e le donne, che hanno estremo e urgente bisogno di aiuto.

Panoramica della crisi
In agosto sarà trascorso un anno dal primo caso di ebola nella Repubblica Democratica del Congo. Lo scorso 17 luglio l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato l’epidemia di ebola un’emergenza sanitaria di rilevanza internazionale nel Paese e che, per contenere il virus, sono necessari ulteriori aiuti umanitari. Dall’inizio dell’attuale epidemia, nel 2018, sono circa 1.700 i morti accertati, oltre 2.500 i casi di contagio confermati o probabili; inoltre 17.000 persone potrebbero essere state in contatto con il virus.

Le vaccinazioni, secondo l’Oms, aiutano a ridurre la diffusione della malattia, ma i conflitti in corso e la resistenza incontrata nelle comunità, dovuta a povertà, disinformazione, pratiche culturali ed emarginazione, ha reso difficile il lavoro di quanti operano in prima linea.

A Goma, città molto povera con un milione di abitanti, oltre 1.000 persone sono state vaccinate, mentre più di 163.000 persone in tutto il Congo hanno ricevuto il vaccino dall’agosto del 2018. Il conflitto in corso nella provincia di Ituri ha prodotto oltre 300.000 sfollati, vale a dire bambini, madri e padri costretti a fuggire dalle loro case ma che rimangono all’interno dei confini della nazione. Ciò rende difficile agli operatori umanitari rintracciare le persone in quarantena. Ci sono anche segnalazioni di forze ribelli armate che si scontrano con le autorità locali e le unità sanitarie che tentano di fornire aiuto ai bisognosi.

La risposta di Adra al virus
Adra ha sedi in 17 province della Repubblica Democratica del Congo – sei in Kivu Nord e Ituri – e collabora con altre organizzazioni umanitarie e le autorità locali per attuare un programma di “food for work” (cibo in cambio di lavoro) al fine di aiutare le comunità più colpite dal virus. “La nostra massima priorità è lavorare con i capi delle comunità al fine di costruire rapporti di fiducia e poter intervenire. Vogliamo colmare eventuali lacune sanitarie in modo da offrire assistenza umanitaria” ha affermato Mario Oliveira, responsabile Adra per gli interventi di emergenza.

Al momento l’agenzia avventista ha sviluppato, con l’aiuto dell’Unicef, un programma di alimentazione per i bambini a Katwa, Butembo, Beni, Mabalako e Oicha, nella provincia del Kivu Nord. “L’obiettivo principale di questa risposta all’emergenza è ridurre il rischio di malnutrizione tra i bambini dai 26 mesi in giù, delle donne in gravidanza e in allattamento che sono state colpite dal virus ebola” ha spiegato Oliveira.

Il progetto prevede:
– la creazione di angoli per l’allattamento al seno materno nei centri sanitari per i bambini di età pari o inferiore a due anni. Il progetto è rivolto principalmente ai piccoli che vengono privati del latte materno quando la madre si ammala e deve essere ricoverata in ospedale;
– l’acquisto di articoli necessari per l’allattamento dei neonati;
– la formazione di assistenti psicosociali e nutrizionali, incluso il personale Adra, sull’alimentazione di emergenza di neonati e bambini piccoli;
– la formazione di infermieri capaci di comunicare i metodi di prevenzione e controllo delle infezioni ai pazienti nelle loro rispettive zone sanitarie;
– la sensibilizzazione delle comunità sui fattori di rischio e sulle misure preventive da adottare nei confronti dell’ebola.

Grazie al suo impegno, oggi Adra ha raggiunto oltre 170.000 persone con attività di prevenzione e mobilitazione delle comunità. Ma è necessario, sottolinea Oliveira, lavorare ancora molto per contenere il virus. L’agenzia avventista opera in rete, coordinandosi con vari partner, per combattere la diffusione della malattia.
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[Foto: Adra International. Fonte: Adventist News Network]

Altrobinario: Marciapiede didattico

Altrobinario: Marciapiede didattico


Il Marciapiede didattico, è un esperienza di sensibilizzazione a Firenze e in Italia sul tema della disabilità, del rispetto civico, del superamento del pregiudizio. Intervista di Roberto Vacca e Claudio Coppini alla pedagogista Laura Ferraresi, collaboratrice del progetto “Marciapiede didattico” promosso dall’agenzia avventista ADRA.

Aiuti in Asia meridionale colpita dai monsoni

Aiuti in Asia meridionale colpita dai monsoni

Le violenti piogge hanno messo in pericolo milioni di persone.

Notizie Avventiste – Precipitazioni torrenziali si sono abbattute per oltre una settimana in Asia meridionale, all’inizio di luglio, causando frane e inondazioni e devastando le case di molte famiglie in India, Nepal e Bangladesh. I recenti nubifragi hanno provocato la morte di 180 persone e, secondo quanto riferito, hanno colpito oltre 44 milioni di persone. Anche se la popolazione è abituata ai monsoni, rimane la preoccupazione per i disastri che provocano sempre più frequentemente. E il pensiero va ai cambiamenti climatici.

Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) lavora a stretto contatto con le autorità locali dei tre Paesi interessati per valutare i danni e intervenire a favore della popolazione.
Ecco gli aggiornamenti sugli aiuti forniti da Adra.

India
Sono stati creati rifugi per oltre 45.000 persone che hanno perso la casa e sono state aperte cucine comunitarie per fornire cibo alle famiglie più colpite. Le inondazioni peggiorano in alcune parti dell’India e i livelli delle acque dei fiumi continuano a salire. Le famiglie hanno bisogno di acqua potabile e di attrezzatura come utensili da cucina e fornelli. Adra collabora con le autorità locali e i partner per capire quali sono le esigenze urgenti.

Nepal
Sono circa 90.000 le persone maggiormente colpite da inondazioni e frane nel Paese, con danni a case e terreni. Per giorni si sono svolti interventi di salvataggio in barca dei sopravvissuti. Le aree colpite vengono fornite di prodotti alimentari e farmaci.

Bangladesh
Dal 9 luglio, i livelli delle acque in Bangladesh sono aumentati a causa delle forti piogge. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza nelle aree colpite dalle inondazioni, in particolare nei distretti delle regioni nord e sud-est, e chiuso le scuole. Le autorità locali hanno distribuito cibo nelle zone in cui più di 900.000 persone sono state maggiormente colpite, ma le strade bloccate rendono difficile far arrivare gli aiuti alle famiglie. Anche il campo profughi di Cox’s Bazar è stato minacciato da potenziali inondazioni e frane. Adra Bangladesh è intervenuta nella aree più colpite e continua a valutare le necessità della popolazione che ha principalmente bisogno di cibo, acqua potabile e rifugi.
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[Foto: Adra Bangladesh. Fonte: Adventist News Network]

ADRA Italia News 13 – Cercatori di bellezza

ADRA Italia News 13 – Cercatori di bellezza


In estate le sedi ADRA di diverse città italiane si occupano di organizzare attività per bambini e ragazzi. In questa puntata scopriamo “Cercatori di bellezza”, il programma organizzato quest’anno da ADRA Torino.

Alessia Calvagno intervista Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, e il past. avventista Franco Mosca.

Passa la Speranza  ADRA  Firenze e Noemi Mezzelani

Passa la Speranza ADRA Firenze e Noemi Mezzelani


Ancora una puntata speciale di Passa la Speranza, che ha voluto dare voce a un bellissimo servizio che lassociazione ADRA di Firenze (ADRA è la mano sociale e solidale della chiesa avventista mondiale. Ed ha lo scopo si portare primo soccorso nelle calamità etc e sviluppo) porta avanti da diversi anni con il Comune di Firenze e il Banco Alimentare a sostegno delle famiglie in difficoltà. Claudio Coppini ha intervistato Noemi Mezzelani la responsabile del progetto. Ricordiamo che agli ascoltatori e ascoltatrici che ne faranno richiesta chiamandoci al numero telefonico 055/414040 oppure inviandoci una mail a firenze@radiovocedellasperanza.it regaleremo una copia del libro Incontri con Cristo di Roberto Badenas, Edizioni ADV

Le comunità religiose possono portare il dialogo dall’odio alla pace, all’amore e all’accoglienza

Le comunità religiose possono portare il dialogo dall’odio alla pace, all’amore e all’accoglienza

Lo ha affermato il presidente di Adra International a Ginevra.

Notizie Avventiste – Durante un recente summit tenutosi a Ginevra, in Svizzera, Jonathan Duffy, presidente di Adra International, ha unito la sua voce a quella di centinaia di leader per discutere di inclusione e contrasto all’incitamento all’odio al fine di migliorare la protezione delle minoranze religiose, dei rifugiati e dei migranti.

Duffy ha partecipato a un panel, insieme a prestigiosi avvocati e personalità, organizzato dall’Associazione internazionale per la difesa della libertà religiosa (Aidlr) della Svizzera. Ha condiviso i dati sulla migrazione nel mondo ed evidenziato le quattro “C” che guidano la migrazione: concentrazione, corruzione, conflitti e cambiamenti climatici.

“La concentrazione di cui parlo riguarda lavoro, ricchezza e conoscenza, sia individuale sia geografica” ha afferma Duffy “Conoscenza ed economia, associate alla tecnologia, stanno concentrando ricchezza e potere, e con essi i posti di lavoro. Tutto ciò porta a migrare verso le città”.

Per quanto riguarda la corruzione, “è senza dubbio il più grande ostacolo allo sviluppo economico” ha aggiunto. Citando l’ex presidente della Banca Mondiale, Jim Young Kim, ha ricordato che “un dollaro messo nella tasca di un funzionario o di un uomo d’affari corrotto è un dollaro rubato a chi ne ha più bisogno”.

I conflitti sono un altro fattore trainante della migrazione. Ha parlato di Paesi lacerati dalla guerra, come la Siria, la Repubblica Democratica del Congo, il Sud Sudan, il Myanmar e l’Afghanistan, e ha immaginato un mondo con meno guerre.

“Possiamo sperare e pregare che tutti questi conflitti siano risolti o almeno gestiti” ha dichiarato Duffy “Ma chi è tanto ottimista da pensare che avverrà? In effetti, poiché il mondo si rivolge sempre più a leader autoritari, giustifichiamo la loro oppressione con le minacce esistenziali. Così i conflitti sembrano più probabili”.

Per l’ultima “C” sui cambiamenti climatici, il presidente di Adra Internazional ha parlato delle temperature attuali sempre più estreme e la situazione delle risorse diventa sempre più allarmante.
“Alcune zone costiere, penso al Bangladesh, sono densamente popolate. Inevitabilmente, ciò comporterà una migrazione senza precedenti in termini di ritmo e dimensioni” afferma Duffy “Mi rendo conto di aver dipinto un’immagine molto triste, ma non vedo una riduzione delle tendenze migratorie nel prossimo futuro”.

Quest’anno il Brasile, ha ricordato Duffy, si è ritirato dall’accordo delle Nazioni Unite che incoraggia le imprese di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili e socialmente responsabili. La Tailandia ha attuato un giro di vite “anti-immigrati” per la paura che rubano il lavoro dei residenti. Inoltre, in Africa, si diffonde un sentimento di avversione verso gli immigrati sia in Nigeria che in Kenya e Sudafrica. “Il Sudafrica è stato scosso da attacchi violenti contro gli immigrati da quanti sostengono che stiano facendo il loro lavoro” ha detto Duffy.

Dopo tante tristi informazioni, il presidente di Adra international ha parlato del motivo per cui non dovremmo vedere gli immigrati come nostri nemici: “Molti hanno dato un contributo prezioso alla nostra società. Google è stato avviato da un immigrato russo; il genio dietro Apple, Steve Jobs, era figlio di un immigrato siriano, e loro non sono eccezioni”.

E poi, ecco una quinta “C” da aggiungere alle quattro precendenti, la più importante: la compassione. “Chi parla di giustizia per tutti?” ha chiesto Duffy all’uditorio “Chi ha compassione per i meno privilegiati e gli emarginati? Se non noi, allora chi? Se uniamo le nostre voci diventiamo una forza che non può essere ignorata. Abbiamo anche un ruolo da svolgere nelle nostre comunità di fede, per cambiare le parole d’odio e d’ignoranza con un dialogo di pace, amore e l’accettazione”.

[lf]

 [Foto: International Association for the Defense of Religious Liberty]

 

Buongiorno con l’Edicola RVS del 20 giugno 2019

Buongiorno con l’Edicola RVS del 20 giugno 2019


In questo numero Claudio Coppini commenta con i suoi ospiti alcuni articoli pubblicati sui giornali di oggi. Sono intervenuti Valdo Spini, politico e presidente della fondazione Fratelli Rosselli, Dag Pontvik, direttore Adra Italia (Associazione per lo Sviluppo e il Soccorso della chiesa avventista), e Severino Saccardi direttore della rivista Testimonianze. Tra i temi affrontati: (1 parte) Un maggior dialogo con l’Europa invece della provocazone; il vero obbiettivo della flat tax, rompere con l’Europa? Quanto durerà ancora questo governo; ancora una persona legata al Cinema America minacciata. (2 parte) Mai così tanti migranti in fuga nel mondo, dal Venezuela arrivi anche in Italia, progetti di Adra con i migranti, Adra tra impegno sociale e ascolto alla luce del vangelo. (3 Parte) Esami di maturità, la prova di italiano; una generazione disorientata; presentazione del nuovo volume Testimonianze dal titolo “Cittadini d’Europa”.

Torino – Aisa per il progetto «Sono bravo anch’io»

Torino – Aisa per il progetto «Sono bravo anch’io»

 

Francesco Mosca – L’Aisa della comunità si è impegnata a concludere in bellezza le attività scout, proponendo a Tizzoni ed Esploratori una uscita a favore del progetto «Sono bravo anch’io» di Adra Italia. Con entusiasmo bambini e ragazzi, insieme ai loro animatori, si sono recati in diverse postazioni per poter offrire una piantina ai passanti in cambio di un’offerta. Sabato 8 giugno, gli scout hanno invaso la zona di Piazza Bernini fino al parco della «Tesoriera». I più piccoli, molto spontaneamente, proponevano alle persone che incontravano di poter prendere una piantina e moltissimi hanno riposto positivamente, infatti non è rimasta neanche una piantina. In circa un’ora e mezza sono stati raccolti 391 euro, per la gioia di tutti.

 

 

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]

 

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