Oltre 220 aggressioni a cristiani in India nei primi 3 mesi dell’anno, e si tratta solo della punta dell’iceberg di un fenomeno che non diminuisce, a cui si aggiunge la discriminazione nella distribuzione di aiuti. E’ quanto riferisce l’associazione Porte Aperte, un servizio evangelico per i cristiani perseguitati nel mondo.
Su questo tema Roberto Vacca ha intervistato Cristian Nani, direttore di Porte Aperte Italia
Sono due i comunicati di Porte Aperte Italia che commentiamo quest’oggi con Cristian Nani, direttore di Porte Aperte Italia.
La crisi causata dal Covid19 impedisce la fuga dei nordcoreani, ma non sono stati ancora riportati casi ufficiali nel paese. La pandemia di Coronavirus, con i confini ufficialmente chiusi e l’incremento delle misure di sicurezza, ha reso più arduo che mai il fenomeno della fuga dal paese di cittadini nordcoreani. Il Ministero dell’Unificazione in Corea del Sud ha dichiarato che solo 12 fuggitivi nordcoreani sono riusciti ad arrivare a Seul da aprile a giugno 2020 (7 in aprile, 2 in maggio e 3 in giugno). L’anno scorso, durante lo stesso periodo, 320 nordcoreani erano arrivati in Corea del Sud.
La Commissione Europea ha deciso di rinnovare la posizione dell’Inviato Speciale per la Libertà Religiosa solo poche settimane dopo aver dichiarato che non lo farà nel futuro prossimo.
“Abbiamo deciso oggi di rinnovare la funzione dell’Inviato Speciale per la promozione della libertà di religione o di credo al di fuori dell’UE”, ha twittato ieri, 8 luglio, il vicepresidente dell’UE Margaritis Schinas. “La nomina dimostra la nostra determinazione a garantire che i diritti di TUTTE le fedi e le credenze siano rispettati in tutto il mondo”, ha detto Schinas, che
detiene anche il portafoglio della Commissione per la promozione dello stile di vita europeo. In una lettera del mese scorso, la Commissione aveva annunciato che non avrebbe nominato un Inviato Speciale sulla Libertà di Religione o di Credo al di fuori dell’UE “all’interno dello stesso dipartimento” in questo momento. Il ruolo è stato creato nel 2016 nel dipartimento “Partnership Internazionali” e il suo primo inviato è stato il politico slovacco Ján Figel’, il cui mandato è terminato il 30 novembre 2019. A lui è stato riconosciuto il merito di aver posto saldamente la libertà religiosa come diritto umano nell’agenda dell’Ue e di aver svolto un ruolo vitale nella liberazione della donna cristiana pakistana Assiya Noreen, più conosciuta come Asia Bibi, accusata di blasfemia contro l’Islam.
Porte Aperte è un’organizzazione evangelica al servizio dei cristiani perseguitati nel mondo. Da oltre 60 anni è impegnata nella ricerca sul campo di cause e soluzioni alla persecuzione, fornendo supporto materiale, aiuti di emergenza, letteratura, formazione e assistenza ai cristiani che soffrono a causa della loro fede.
(NELLA FOTO: Scene di vita quotidiana a Chongjin, in Corea del Nord)
Cristian Nani, responsabile di Porte Aperte Italia, intervistato da Roberto Vacca e Claudio Coppini, in questo numero di A tu per tu ci parla della violenza di genere come arma particolarmente odiosa (e diffusa) nelle persecuzioni dei cristiani nel mondo. Dopo il report globale sulla persecuzione anticristiana (WWL 2020), Porte Aperte ha infatti lanciato il 24 febbraio il report specifico sulle Persecuzione Religiosa di Genere 2020.
Riflessione sulla persecuzione dei cristiani a cura di Cristian Nani, direttore di Porte Aperte Italia. Cristian Nani, intervistato da Roberto Vacca, prende spunto dall World Watch List 2020 di Porte Aperte.
Si è svolta a Roma la conferenza “Dove la fede costa di più”, con Cristian Nani, direttore di Porte Aperte Italia e con ospite, dai territori di persecuzione, il pastore George Moushi che gestisce in Siria un Centro di Speranza partner di Porte Aperte.
Nel servizio, le interviste di Mario Calvagno raccolte a margine della conferenza.
In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli presenti sui giornali di oggi. Sono intervenuti il sociologo Marco Bontempi, Cristian Nani, direttore di Porte Aperte Italia, e il pastore avventista Luca Faedda.
Tra i temi affrontati: lite sulla prescrizone (00:01:45), il “pasticcio” sul celibato dei preti (00:07:00), amicizia tra Sinagoga e Chiesa (00:11:40), presentato il nuovo rapporto sulla persecuzione dei cristiani nel mondo (00:20:45), comincia sabato la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (00:30:30).
NELLA FOTO: Il Pastore Marcus celebra i culti a cielo aperto in una chiesa distrutta da Boko Haram in Nigeria. Per informazioni sul rapporto di Porte Aperte clicca qui
In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con i loro ospiti alcuni articoli presenti sui giornali di oggi. Sono intervenuti Giuseppe Lumia, già Deputato e Senatore della Repubblica e Presidente della Commissione parlamentare antimafia negli anni 2000 e 2001, Paolo Borrometi, giornalista a cui è stato conferito il prestigioso Premio internazionale “Peter Mackler” (per la prima volta a un giornalista italiano), Salvatore Calleri, Presidente della Fondazione Caponnetto, e Cristian Nani, responsabile di Porte Aperte Italia. Tra i temi affrontati oggi: riflessioni sulle consultazioni in atto del Presidente della Repubblica con i rappresentanti dei partiti (00:02:15), il premio Peter Mackler come riconoscimento verso un giornalismo etico e coraggioso (00:11:00), la lotta alla mafia come bussola per il futuro governo (00:12:30), il latte inquinato dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo (00:20:30), un omaggio a Giovanna Maggiani Chelli (00:26:00), il 22 agosto è stata celebrata la “Giornata internazionale in memoria delle vittime di atti di violenza basati sulla religione o sul credo”, istituita lo scorso maggio dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (00:34:15).
(Nella foto il giornalista Paolo Borrometi durante un incontro con degli studenti sul tema della mafia)
Dalla World Watch List 2019, il rapporto dell’associazione evangelica Porte Aperte sulla situazione dei cristiani perseguitati, emerge che sono oltre 245 milioni i cristiani perseguitati nel mondo a causa della propria fede. Sono 11 i Paesi in cui la situazione si può definire estrema. Al sediciesimo posto troviamo l’Egitto. In questa puntata ci soffermiamo in maniera particolare sulla situazione dei cristiani in questa nazione.
Dalla World Watch List 2019, il rapporto dell’associazione evangelica Porte Aperte sulla situazione dei cristiani perseguitati, emerge che sono oltre 245 milioni i cristiani perseguitati nel mondo a causa della propria fede. Sono 11 i Paesi in cui la situazione si può definire estrema. Al Quindicesimo posto troviamo l’Arabia Saudita. In questa puntata ci soffermiamo in maniera particolare sulla situazione dei cristiani in questa nazione.
Dalla World Watch List 2019, il rapporto dell’associazione evangelica Porte Aperte sulla situazione dei cristiani perseguitati, emerge che sono oltre 245 milioni i cristiani perseguitati nel mondo a causa della propria fede. Sono 11 i Paesi in cui la situazione si può definire estrema. Al quattordicesimo posto troviamo le Maldive. In questa puntata ci soffermiamo in maniera particolare sulla situazione dei cristiani in questa nazione, da molti ritenuta una specie di Paradiso Terrestre, ma che presenta molte ombre per quel che riguarda la libertà religiosa.
Dalla World Watch List 2019, il rapporto di Porte Aperte sulla situazione dei cristiani perseguitati, è emerso che sono oltre 245 milioni i cristiani perseguitati nel mondo a causa della propria fede. Sono 11 i Paesi in cui la situazione si può definire estrema, ve ne sono molti altri dove la situazione non è tanto migliore. Al dodicesimo posto troviamo la Nigeria. In questa puntata ci soffermiamo in maniera particolare sulla situazione attuale in questa nazione.
Cristiani ancora sotto attacco e nel mirino dei jihadisti che hanno scelto di nuovo la domenica per seminare terrore e massacrare i fedeli durante la messa. Nel giorno in cui nello Sri Lanka sono state riaperte le chiese dopo le stragi di Pasqua, in Burkina Faso un gruppo di terroristi ha massacrato un prete e cinque fedeli nel corso della funzione del mattino e poi ha dato fuoco all’edificio. Erano le 9 e la messa era appena iniziata nella parrocchia del Beato Isidore Bakania a Dablo, nel nord del Paese, quando un commando di 20 jihadisti, arrivato a bordo di moto, ha circondato la chiesa.
Roberto Vacca ha intervistato Cristian Nani, direttore di Porte Aperte Italia.
