1Re 8:56-58. Benedetto sia l’Eterno, che ha dato riposo al suo popolo Israele, secondo tutto ciò che ha promesso; non una sola parola è venuta meno di tutte le belle promesse da lui fatte per mezzo del suo servo Mosè. L’Eterno, il nostro Dio, sia con noi come è stato con i nostri padri; non ci lasci e non ci abbandoni, ma volga i nostri cuori verso di lui, affinché camminiamo in tutte le sue vie e osserviamo i suoi comandamenti, i suoi statuti e i suoi decreti che ha prescritto ai nostri padri.
Romani 8:38,39 – Sono convinto, infatti, che né morte, né vita, né angeli, né principati, né il presente, né il futuro, né potenze, né altezze, né profondità, niente e nessuno in tutto il creato potrà separarci dall’amore di Dio, da quell’amore che è in Cristo Gesù, Signore nostro.
In questa puntata riflettiamo sull’incontro di Dio con Adamo ed Eva, avvenuto dopo il peccato. Ce ne parla il terzo capitolo del libro della Genesi. I due iniziano a sentire emozioni negative mai provate prima. Come noi oggi, si trovano a sperimentare la sofferenza. Ma c’è una speranza. Alessia Calvagno ne parla con la pastora Silvia Vadi, responsabile dei corsi biblici Voce della Speranza.
Il pastore avventista Mihai Bumbar ci guida nel commento del versetto 5 del Salmo 37: “Riponi la tua sorte nel Signore; confida in lui, ed egli agirà”. Questo testo ci presenta tre pilastri fondamentali della nostra relazione con Dio.
In questa puntata riflettiamo sull’emozionante primo incontro di Dio con l’essere umano, di cui ci parla il libro della Genesi, il primo della Bibbia. L’ultimo invece, l’Apocalisse, ci parla di quando ci sarà nuovamente un incontro diretto con il Signore. In mezzo ci siamo noi. Come possiamo incontrare oggi Dio? Alessia Calvagno ne parla con la pastora Silvia Vadi, responsabile dei corsi biblici Voce della Speranza.
Ebrei 2:8s.p.,9 – Tuttavia, finora non abbiamo ancora visto realizzarsi tutto questo, ma ben vediamo Gesù, che per un certo tempo fu di poco inferiore agli angeli. Lo vediamo coronato da Dio di gloria e onore, perché ha patito la morte per noi. Sì, grazie alla immensa bontà di Dio, Gesù ha subito la morte per il bene di tutti.
Nel viaggio della vita, in cui talvolta troviamo diverse difficoltà, sentiamo il bisogno di qualcosa che trasmetta sicurezza. L’autore del Salmo 121 trova questa sicurezza in Dio, che ci guida e ci aiuta in ogni circostanza e in ogni ambito della nostra esistenza.
Alessia Calvagno ne ha parlato con il pastore Nicolò D’Elia, cappellano dell’Istituto Avventista.
Tito 3:4-7. Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna.
Isaia 55:10,11 – E come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare così da dare seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza avere compiuto quello che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata.
Chi sono i primi destinatari dell’epistola? Chi è l’autore? Quale è il soggetto principale? Queste alcune delle domande rivolte al pastore avventista Paolo Benini in questo primo appuntamento volto ad approfondire un libro della Bibbia.