Teologia della sostituzione e insegnamento del disprezzo, trasversali in tutte le classi della società, possono essere contrastate da questo volume che vuole contribuire a diffondere sani valori agli adulti e alle nuove generazioni. I cristiani scopriranno l’ambiente di Yeshua e dei suoi discepoli. Gli ebrei troveranno il sapore e la musicalità della lingua ebraica. Qual è il bilancio di questa nuova traduzione di Marco Cassuto Morselli e Gabriella Maestri (Castelvecchi, 2021)?
Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.
“Poi Gesù si ritirò con i suoi discepoli verso il mare; e dalla Galilea una gran folla lo seguì[…]. Ne guarì molti e tutti quelli che avevano qualche malattia gli si precipitavano addosso per toccarlo. E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gettavano davanti a lui e gridavano: "Tu sei il Figlio di Dio!". Poi Gesù salì sul monte e chiamò a sé quelli che egli volle, ed essi andarono da lui. Ne costituì dodici per tenerli con sé e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni […]. (Marco 3:7-19)
Riflessione spirituale di Mario Calvagno, speaker RVS.
In questa puntata il pastore Luca Faedda, responsabile delle chiese avventiste di Firenze e di Empoli e dei Ministeri Avventisti della Gioventù dell’Italia centrale, ci parla della scelta dei dodici apostoli da parte di Gesù (Marco 3:13-19). Cosa c’è di miracoloso in questo episodio?
“Dopo queste cose, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli presso il mar di Tiberiade […] Simon Pietro disse agli altri discepoli: "Vado a pescare". E loro: "Veniamo anche noi con te". Uscirono e salirono sulla barca; e quella notte non presero nulla. Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù. Allora Gesù disse loro: "Figlioli, avete del pesce?" Gli risposero: "No". Ed egli disse loro: "Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete". Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci. Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: "È il Signore! […]" (Giovanni 21:1-14)
Riflessione spirituale di Mario Calvagno, speaker RVS.
“La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: "Pace a voi!" E, detto questo, mostrò loro le mani e il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore, si rallegrarono. Allora Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi". Detto questo, soffiò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti". (Giovanni 20:19-23)
Riflessione spirituale di Mario Calvagno, speaker RVS.
“La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: "Pace a voi!" E, detto questo, mostrò loro le mani e il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore, si rallegrarono. Allora Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi". Detto questo, soffiò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti". (Giovanni 20:19-23)
Riflessione spirituale di Mario Calvagno, speaker RVS.
“… Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Chedron, dov'era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli. Giuda, che lo tradiva, conosceva anche egli quel luogo, perché Gesù si era spesso riunito là con i suoi discepoli. Egli dunque domandò loro di nuovo: "Chi cercate?" Essi dissero: "Gesù il Nazareno". Gesù rispose: "Vi ho detto che sono io; se dunque cercate me, lasciate andare questi". E ciò affinché si adempisse la parola che egli aveva detta: "Di quelli che tu mi hai dati, non ne ho perduto nessuno”. (Giovanni 18:1,2,7-9)
“Quella sera, vigilia di Pasqua, Gesù sapeva che ormai per lui era giunto il momento di lasciare questo mondo e di tornare al Padre. Dopo aver tanto amato i suoi discepoli, ancora una volta volle dare una prova del suo grande amore. Ad un certo punto, durante la cena, si alzò da tavola, si tolse il mantello, si aggiustò un asciugamano attorno ai fianchi, versò dell'acqua in una bacinella e cominciò a lavare i piedi ai discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano che aveva davanti. Quando arrivò a Simon Pietro, questi gli disse: «Maestro, non credo ai miei occhi, tu vuoi lavare i piedi a me?!» Gesù rispose: «Tu non sai ancora perché lo faccio, ma un giorno lo capirai!» (Giovanni 13:1,4,5,6,7).
Riflessione a cura di Mario Calvagno, speaker di RVS.
“Una volta, dopo che Gesù era stato a pregare, non appena ebbe finito, uno dei discepoli gli si avvicinò e gli disse: «Signore, insegnaci a pregare come Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Gesù disse loro: «Quando pregate dite: Padre, sia santificato il tuo nome,venga il tuo Regno. Dacci ogni giorno il cibo necessario (Luca 11:1-3).
Riflessione a cura di Mario Calvagno, speaker di RVS.
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La storia che ci propone in questa puntata il pastore Luca Faedda, responsabile della chiesa avventista di Firenze e dei Ministeri Avventisti per la Gioventù dell’Italia centrale, è quella della chiamata di Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni. Perché possiamo considerarli dei miracolati?