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“Sono a rischio le norme anti-mafia”, dice il presidente della Fondazione Caponnetto

“Sono a rischio le norme anti-mafia”, dice il presidente della Fondazione Caponnetto

Nell’udienza pubblica alla Consulta l’Avvocato di Stato ha aperto alla liberazione condizionale ai condannati all’ergastolo ostativo. Ha chiesto, infatti, ai giudici (…) di lasciare al magistrato di sorveglianza la possibilità di giudicare caso per caso le ragioni della mancata collaborazione che è condizione per ottenere il beneficio. La conseguenza sarebbe che il giudice, dopo 26 anni di carcere, può concedere la libertà vigilata anche ai boss irriducibili senza che abbiano mai manifestato alcuna intenzione di collaborare con la giustizia.

In attesa della decisione della Corte, Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, prende posizione e spiega: “Ammorbidire de facto l'ergastolo ostativo

“Sono a rischio le norme anti-mafia”, dice il presidente della Fondazione Caponnetto

“Sono a rischio le norme anti-mafia”, dice il presidente della Fondazione Caponnetto

Nell’udienza pubblica alla Consulta l’Avvocato di Stato ha aperto alla liberazione condizionale ai condannati all’ergastolo ostativo. Ha chiesto, infatti, ai giudici (…) di lasciare al magistrato di sorveglianza la possibilità di giudicare caso per caso le ragioni della mancata collaborazione che è condizione per ottenere il beneficio. La conseguenza sarebbe che il giudice, dopo 26 anni di carcere, può concedere la libertà vigilata anche ai boss irriducibili senza che abbiano mai manifestato alcuna intenzione di collaborare con la giustizia.

In attesa della decisione della Corte, Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, prende posizione e spiega: “Ammorbidire de facto l'ergastolo ostativo

“Sono a rischio le norme anti-mafia”, dice il presidente della Fondazione Caponnetto

“Sono a rischio le norme anti-mafia”, dice il presidente della Fondazione Caponnetto

Nell’udienza pubblica alla Consulta l’Avvocato di Stato ha aperto alla liberazione condizionale ai condannati all’ergastolo ostativo. Ha chiesto, infatti, ai giudici (…) di lasciare al magistrato di sorveglianza la possibilità di giudicare caso per caso le ragioni della mancata collaborazione che è condizione per ottenere il beneficio. La conseguenza sarebbe che il giudice, dopo 26 anni di carcere, può concedere la libertà vigilata anche ai boss irriducibili senza che abbiano mai manifestato alcuna intenzione di collaborare con la giustizia.

In attesa della decisione della Corte, Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, prende posizione e spiega: “Ammorbidire de facto l'ergastolo ostativo

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