Leggiamo insieme: “Il paradosso di Icaro”

Leggiamo insieme: “Il paradosso di Icaro”


In questo numero di Leggiamo insieme Roberto Vacca intervista il sociologo Carlo Bordoni, autore del libro: “Il paradosso di Icaro – ovvero la necessità della disobbedienza”, ed. ilSaggiatore.

“L’uomo è la più tronfia, superba e tracotante delle creature. La necessità di soddisfare i suoi bisogni e la sete di conoscenza lo hanno indotto a esplorare, sperimentare, a spostare il limite sempre un po’ più in là. All’inizio è stata una questione di sopravvivenza, poi è diventato un meccanismo talmente abituale da risultare connaturato, a tratti perverso: competere con gli dèi, sottomettere gli animali, dominare la natura, sconfiggere la morte. Questa è la hybris, il tragico errore di Icaro. Per Carlo Bordoni è alla hybris che va ricondotta la crisi del nostro tempo. Oggi i valori di democrazia, libertà, uguaglianza e progresso appaiono scarnificati, scoloriti e intermittenti, fragili origami privi di autorevolezza e sacrificati al dio dell’eccesso; oggi si profetizza un nuovo declino dell’Occidente. Perché il colmo della tracotanza consiste nell’ignorare deliberatamente il futuro, nel vivere in un eterno presente dominato dalla voracità del benessere e da un’inquietante forma di indifferenza. Ma, paradossalmente, è proprio grazie alla hybris che possiamo riscattare il presente e nutrire speranze per il futuro: avere la spinta a superare i limiti significa saper deviare dal percorso già tracciato, compiere uno scarto e magari trovare una nuova via. Significa riappropriarsi del potere di determinare il futuro, a dispetto di qualsiasi opprimente organismo sovranazionale o orwelliano dispositivo di controllo. Essere disobbedienti significa essere creativi. Essere Icaro significa volare alto, quasi fino al sole”.

Carlo Bordoni, sociologo dei processi culturali, ha insegnato all’Università degli Studi di Firenze e all’Orientale di Napoli. Collabora con il Corriere della Sera e le riviste Social Europe Journal e Prometeo. Tra i suoi libri ricordiamo Società digitali (Liguori, 2007), L’identità perduta (Liguori, 2010), Stato di paura (Castelvecchi, 2016) e, con Zygmunt Bauman, Stato di crisi (Einaudi, 2015).

Leggiamo insieme: “Al di qua del bene e del male”

Leggiamo insieme: “Al di qua del bene e del male”


In questo numero di “Leggiamo insieme” Roberto Vacca intervista Roberta De Monticelli, docente di Filosofia presso l’Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano, autrice del libro: “Al di qua del bene e del male” (ed. Einaudi, 2016).

Qual è l’origine del male pubblico? l’appiattimento del valore sul fatto, della norma sulla normalità, del diritto sulla forza. La linea di cedimento è la nostra coscienza.

La nostra epoca ha profondamente bisogno di una rinnovata filosofia dei valori. Non di una retorica sui valori, che associa la nozione di valore a quelle di tradizione, passato, memoria, religione o ideologia. C’è bisogno di pensiero vivo che faccia luce su un dato essenziale della nostra esperienza: i valori, come li incontriamo, attraverso la gamma della nostra vita emotiva e affettiva nei beni e nei mali di cui son fatte le nostre giornate, con le nostre decisioni, i comportamenti privati e pubblici. La filosofia, nata con Socrate per tradurre questa esperienza viva in conosenza vera, ha dato le dimissioni da questo suo compito. Eppure la sua anima migliore si era trasferita nel corpo di documenti e istituzioni che hanno cambiato la storia del mondo: dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo fino al sogno ragionevole di un’Europa unita in pace, libertà e giustizia. Ma dove lo spirito le abbandona, le istituzioni umane vanno in rovina. Questo libro interroga tutti noi, educatori e ricercatori, sulle cause di questo male dilagante. E conduce i llettore sulle tracce di una nuova cognizione del valore. (fonte ibs.it)

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