Proseguono gli appuntamenti con la Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI). Questa settimana in apertura ascoltiamo un'intervista alla Maggiore Ariane Olekhnovitch, Segretaria Nazionale Ministeri Femminili dell'Esercito della Salvezza, che ci racconta brevemente la sua esperienza di conversione e la sua vocazione prima come medico e poi come responsabile di una comunità cristiana. Segue una riflessione della Maggiore Lidia Bruno dell'Esercito della Salvezza sull'episodio della donna guarita dopo aver toccato il mantello di Gesù. Quale insegnamento giunge per noi da questo "strano" miracolo?
Luca nel suo vangelo dedica tre parabole per illustrare il concetto del perduto e ritrovato. Possiamo vedere in questo il centro della missione di Gesù che si prende cura di coloro che sono bisognosi di guarigione, perdono e allo stesso tempo anche della salvezza.
Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano con il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.
Una bambina di sei mesi, nata con una malattia genetica, l’atrofia muscolare spinale di "tipo 1”, è guarita, ed è già tornata a casa, grazie allo straordinario lavoro di squadra messo in campo dall'azienda ospedaliera Santobono di Napoli e dal servizio farmaceutico della Regione Campania.
Le è stato somministrato un farmaco considerato il più costoso al mondo: un milione e novecentomila euro per singolo trattamento. Il medicinale corregge il problema genetico, determinando la completa regressione della malattia. E' la prima volta che questa terapia viene effettuata in Italia. Peraltro il farmaco ha ricevuto nel nostro paese l’autorizzazione appena il 17 novembre scorso.
Da un lato possiamo forse considerare il problema etico legato ai costi effettivi di produzione in rapporto al prezzo di vendita da parte dell’industria farmaceutica; dall’altro, certamente la bravura dei ricercatori e dell’equipe sanitaria.
La Bibbia ci porta anche ad altre riflessioni: “Sei tu che hai formato le mie reni, che mi hai intessuto nel seno di mia madre. Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo. Meravigliose sono le tue opere, e l'anima mia lo sa molto bene. Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d'essi era sorto ancora. Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio! Quant'è grande il loro insieme!” (Salmo 139:13-17). Le meraviglie di Dio si manifestano nella vita di ciascun essere umano e, nel contempo, è importante che tutti possiamo collaborare come una squadra per ottenere il risultato finale.
Intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini.