Il libro degli Atti degli Apostoli, al capitolo 13, ci parla del viaggio di Paolo, Barnaba e Giovanni a Cipro. Qui annunciano la Parola di Dio nelle sinagoghe. A Pafo incontrano un uomo, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Gesù. Si trova con il proconsole Sergio Paolo, che vuole ascoltare la Parola di Dio. Ma il mago fa opposizione e vuole distogliere il proconsole dalla fede. Paolo si rivolge allora a lui con delle parole dure, e gli annuncia che sarà cieco per un certo tempo. Visto quanto accaduto, il proconsole si converte. Cosa impariamo ancora oggi da questa storia? Alessia Calvagno ne ha parlato con la pastora avventista Silvia Vadi, responsabile dei corsi biblici Voce della Speranza.
Con la pastora avventista Silvia Vadi, responsabile dei corsi biblici Voce della Speranza, commentiamo il testo di Giovanni 12,20-22: «Ora tra quelli che salivano alla festa per adorare c’erano alcuni Greci. Questi dunque, avvicinatisi a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, gli fecero questa richiesta: “Signore, vorremmo vedere Gesù”. Filippo andò a dirlo ad Andrea; e Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù». A partire da questo episodio che ci racconta la Bibbia abbiamo cercato di capire cosa significhi seguire Gesù, oggi come ieri.
