Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, ci parla di Oasi Center, un progetto nato a Desio con l’obiettivo di favorire l’integrazione dei migranti. Nel corso della puntata ascoltiamo Eva, coordinatrice del progetto, che ci racconta alcune delle attività svolte, e diverse ragazze partecipanti che condividono la loro esperienza.
Puntata speciale quella di oggi, di Passa la Speranza! dove abbiamo preso spunto dalla camminata che si è tenuta a Firenze, domenica 3 febbraio 2019. In questa occasione 2000 persone sono scese insieme dalla Basilica di San Miniato fino a Palazzo Vecchio, con tante tappe intermedie in diversi luoghi significativi della città per incontrarsi, conoscersi, accogliersi nella pace.
Claudio Coppini e Roberto Vacca ne hanno parlato con l’onorevole Valdo Spini, che ha partecipato all’iniziativa, e con l’assessore ai rapporti con le confessioni religiose, Massimo Fratini. In conclusione è andato in onda un breve contributo del sindaco di Firenze Dario Nardella, registrato ieri al termine della camminata, a cura di Claudio Coppini.
In questo numero Roberto Vacca intervista il professor Ivo Quaranta, insegnante di Antropologia culturale e Antropologia del corpo e della malattia all’università di Bologna e uno degli autori del libro “Malati fuori luogo. Medicina interculturale” (Raffaello Cortina Editore).
I saperi sulla malattia e sul corpo variano, di luogo in luogo e fra le culture del mondo. “Come” star male e “perché” sono oggetto di interpretazione, sono costrutti dell’immaginazione sociale e personale. L’esistenza è un fenomeno culturale e il corpo del malato ne parla il dialetto.
In questo numero Roberto Vacca intervista il professor Ivo Quaranta, insegnante di Antropologia culturale e Antropologia del corpo e della malattia all’università di Bologna e uno degli autori del libro “Malati fuori luogo. Medicina interculturale” (Raffaello Cortina Editore).
I saperi sulla malattia e sul corpo variano, di luogo in luogo e fra le culture del mondo. “Come” star male e “perché” sono oggetto di interpretazione, sono costrutti dell’immaginazione sociale e personale. L’esistenza è un fenomeno culturale e il corpo del malato ne parla il dialetto.