Giornata mondiale sulla Sindrome feto alcolica e i disturbi correlati

Giornata mondiale sulla Sindrome feto alcolica e i disturbi correlati


Per aumentare la consapevolezza sui rischi legati all’alcol in gravidanza, il 9 settembre è stata dichiarata la Giornata mondiale di sensibilizzazione sulla Sindrome feto-alcolica e i disturbi correlati. L’iniziativa richiama l’attenzione sulle disabilità e i problemi derivanti dall’uso di bevande alcoliche durante la gravidanza e mira a sottolineare l’importante ruolo dei servizi sanitari nel fornire una corretta informazione e indicazioni per il trattamento. L’Italia è tra le nazioni al mondo con prevalenza maggiore di sindrome feto-alcolica. Non esistono attualmente dati italiani sul consumo di alcol in gravidanza e sull’incidenza e la prevalenza della FAS/FASD. Per questo motivo, il Ministero della Salute ha recentemente finanziato all’Istituto Superiore di Sanità un progetto biennale sulla prevenzione, diagnosi precoce e trattamento mirato.
La FASD si può prevenire al 100%, ma per farlo è indispensabile che i medici forniscano alle donne in gravidanza e in età fertile tutte le informazioni utili per capire quali possano essere le conseguenze del consumo di alcol.
Recentemente molti studi hanno dimostrato come l’alcol agisca anche sul DNA degli spermatozoi e dunque sarebbe consigliabile che anche gli uomini riflettessero sulle possibili conseguenze dell’assunzione di alcolici durante il periodo fertile.

Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro alla dott.ssa Simona Pichini, direttore dell’Unità operativa di Farmacotossicologia analitica del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto Superiore di Sanità e responsabile del progetto sulla prevenzione, diagnosi precoce e trattamento mirato FAS/FASD.

Alcol: responsabile di 2,8 milioni di morti l’anno

Alcol: responsabile di 2,8 milioni di morti l’anno


Un recentemente studio pubblicato sulle pagine del Lancet, condotto da due ricercatori dell’Institute for Health Metrics and Evaluation, dell’Università di Washington, ha evidenziando come il consumo della sostanza, a livello mondiale, sia responsabile di ben 2,8 milioni di morti ogni anno.
Daniele Amodeo intervista Emanuele Scafato, medico, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto superiore di sanità.

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