Torniamo a parlare di "analfabetismo" religioso in Italia, questa volta con il teologo cattolico Brunetto Salvarani, che ha curato due recenti saggi su questo tema: "L’analfabetismo biblico e religioso in Italia. Una questione sociale", ed. EDB, con contributi di Francesca Cadeddu, Franco Ferrarotti, Marco Ventura, e "Il libro assente. Sull’ignoranza della Bibbia", ed. Marietti1820, con contributi di Luca Diotallevi e Giovanni Filoramo. Nella seconda parte il professor Salvarani ci propone una riflessione sulle potenzialità e i limiti dell’ora di religione nelle scuole e un suggerimento su come potrebbe e dovrebbe cambiare. Una riflessione sorprendentemente condivisa da diversi esponenti della gerarchia vaticana. Intervista a cura di Roberto Vacca.
Calano gli iscritti all’ora di religione cattolica nelle scuole, ma l’arcivescovo Spina ribadisce: "non è catechismo". Assistiamo al fenomeno crescente dell’analfabetismo religioso e biblico, ma l’ora di religione serve a contrastare il fenomeno? E d’altra parte, l’insegnamento di una particolare confessione religiosa è effettivamente compatibile con una scuola laica moderna? Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno chiesto un parere al pastore avventista Saverio Scuccimarri, decano della Facoltà avventista di teologia di Firenze.
Continuano le conversazioni di Claudio Coppini e Roberto Vacca con la redazione del settimanale Riforma, organo ufficiale delle Chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi. Vi proponiamo un’intervista a Claudio Geymonat, membro della redazione e coordinatore del sito riforma.it.
Questi i temi affrontati in questo numero: ora di religione, un modello da superare; quando nelle carceri si vive (o si sopravvive).
Continuano le conversazioni di Claudio Coppini e Roberto Vacca con la redazione del settimanale Riforma, organo ufficiale delle Chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi. Oggi vi proponiamo un’intervista a Marta D’Auria. Tra i temi affrontati: religione a scuola, lo sport in Costituzione, la commemorazione ecumenica del 3 ottobre a Lampedusa, per ricordare il naufragio dieci anni fa di 368 persone, morte annegate nel Mediterraneo.