All’Edicola del16 febbraio con i conduttori Claudio Coppini e Roberto Vacca, nel pieno rispetto del format della trasmissione, abbiamo diversi ospiti e almeno uno presente in studio. Quest’ oggi abbiamo il piacere di avere con noi il direttore della casa editrice ADV Maurizio Caracciolo e altri tre ospiti in collegamento telefonico che si succedono nel corso del programma, a cominciare dal direttore della rivista Testimonianze, Severino Saccardi, a seguire Claudio Paravati, direttore del mensile Confronti, e ancora il giornalista della rivista Vita e Salute, Ennio Battista. Con ciascuno di loro proviamo a riflettere su alcuni avvenimenti, notizie o articoli ripresi dai giornali. Stamattina il quotidiano da cui prendiamo spunto e’ Repubblica, soffermandoci sui temi de “L’amaca”, la finestra in prima pagina di Michele Serra che punta il dito su Roma e il caso Raggi-Berdini come ennesimo esempio di una politica che da troppo tempo non governa piu’, ma come scrive Serra, sgoverna. Successivamente riflettiamo sui venticinque anni trascorsi dalla stagione di Mani Pulite che mise fine alla prima Repubblica, ma che all’analisi attuale appare come una grande opportunita’ di rinnovamento non compiuto, con la corruzione della politica e di ampi strati della società. A seguire un tema internazionale, quello del Medio-Oriente, relativo alla questione israelo-palestinese che sembra tornare a fare scintille per l’annuncio di cambiamento della linea politica da parte del presidente Usa Trump. E per ultimo, un interessante articolo sulla salute degli italiani che ci dice che con maggiore prevenzione e organizzazione si sarebbero potute salvare le vite di 103.000 italiani nel 2014… A elaborare il rapporto 2017 Mev(i) – Mortalità evitabile (con intelligenza) e’ il gruppo di Nebo ricerche, che elabora dai dati dell’Istat e segue anche criteri indicati Eurostat
All’Edicola RVS del 15 febbraio con Claudio Coppini e Roberto Vacca quest’oggi troviamo Saverio Scuccimarri, pastore e direttore del Messaggero avventista, che riflette con i conduttori su notizie e articoli ripresi dai giornali. Stamattina il quotidiano da cui prendono spunto e’ La Stampa di Torino, soffermandosi in particolare su una notizia e sugli articoli correlati: La scelta di Dino: “sedatemi fino alla morte”. Così Dino ha deciso di morire. In Parlamento arriva la legge sul fine vita.
Un altro tema affrontato e’ l’esigenza della visibilita’ della Chiesa, criticata sull’Espresso da Roberto Saviano in rapporto al messaggio del Papa per il Super Bowl, la finale del campionato americano della National Football League.
Nel corso della trasmissione abbiamo ascoltato anche due canzoni molto belle tratte dal Festival di Sanremo appena concluso, che si legano al tema trattato, la prima “Che sia benedetta” cantata da Fiorella Mannoia e l’altra: “Vietato morire”, interpretata da Ermal Meta.
Dino Bettamin, il 70enne malato di Sla, deceduto in sedazione profonda, assieme alla moglie (società infermieri “Cura con cura”)
Le donne e l’Olocausto – Ricordi dall’inferno dei Lager. Un libro di Lucille Eichengreen, voce Damaris Sirri e Milca Lamuraglia Zanini.
Sopravvivere al ghetto di Lodz ad Auschwitz, a Neuengamme e a Bergen-Belsen fu quasi un miracolo. Aveva otto anni e viveva ad Amburgo, in Germania, quando Hitler sali’ al potere. Aveva vent’anni quando la guerra fini’. Dodici lunghi anni di orrore, di privazioni, di umiliazioni, di fame.
Le donne e l’Olocausto – Ricordi dall’inferno dei Lager. Un libro di Lucille Eichengreen, voce Damaris Sirri.
Sopravvivere al ghetto di Lodz ad Auschwitz, a Neuengamme e a Bergen-Belsen fu quasi un miracolo. Aveva otto anni e viveva ad Amburgo, in Germania, quando Hitler sali’ al potere. Aveva vent’anni quando la guerra fini’. Dodici lunghi anni di orrore, di privazioni, di umiliazioni, di fame.
Le donne e l’Olocausto – Ricordi dall’inferno dei Lager. Un libro di Lucille Eichengreen, voce Damaris Sirri.
Sopravvivere al ghetto di Lodz ad Auschwitz, a Neuengamme e a Bergen-Belsen fu quasi un miracolo. Aveva otto anni e viveva ad Amburgo, in Germania, quando Hitler sali’ al potere. Aveva vent’anni quando la guerra fini’. Dodici lunghi anni di orrore, di privazioni, di umiliazioni, di fame.
Le donne e l’Olocausto – Ricordi dall’inferno dei Lager. Un libro di Lucille Eichengreen, voce Damaris Sirri.
Sopravvivere al ghetto di Lodz ad Auschwitz, a Neuengamme e a Bergen-Belsen fu quasi un miracolo. Aveva otto anni e viveva ad Amburgo, in Germania, quando Hitler sali’ al potere. Aveva vent’anni quando la guerra fini’. Dodici lunghi anni di orrore, di privazioni, di umiliazioni, di fame.
Le donne e l’Olocausto – Ricordi dall’inferno dei Lager. Un libro di Lucille Eichengreen, voce Damaris Sirri.
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Sopravvivere al ghetto di Lodz ad Auschwitz, a Neuengamme e a Bergen-Belsen fu quasi un miracolo. Aveva otto anni e viveva ad Amburgo, in Germania, quando Hitler sali’ al potere. Aveva vent’anni quando la guerra fini’. Dodici lunghi anni di orrore, di privazioni, di umiliazioni, di fame.
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Sopravvivere al ghetto di Lodz ad Auschwitz, a Neuengamme e a Bergen-Belsen fu quasi un miracolo. Aveva otto anni e viveva ad Amburgo, in Germania, quando Hitler sali’ al potere. Aveva vent’anni quando la guerra fini’. Dodici lunghi anni di orrore, di privazioni, di umiliazioni, di fame.