Nei ricordi di un bambino il dramma della coscienza nazionale lacerata

Nei ricordi di un bambino il dramma della coscienza nazionale lacerata


Nel corso della diretta RVS del 26 aprile, commentando il senso della festa della liberazione, Claudio Coppini ci offre un’emozionata testimonianza di come la guerra civile tra il ’43 e il ’45 abbia coinvolto tante famiglie, compresa la sua. Ricorda nonni e parenti schierati su posizioni diverse nei pranzi di famiglia, ancora a distanza di anni dalla fine della guerra, i racconti esotici del nonno fascista, le peripezie della famiglia nella repubblica di Salò allo sfascio. Percorsi di vita e ideologie che non si sono mai davvero riconciliate, se non nella "pietas" dovuta ai morti e ai disperati che hanno perso tutto nella guerra, a volte anche la loro dignità.

*Nella foto un’immagine del gerarca fascista Pavolini, di cui il nonno di Claudio era aiutante e autista di fiducia

Ricordando il 1943: la Repubblica Sociale Italiana e la guerra civile

Ricordando il 1943: la Repubblica Sociale Italiana e la guerra civile


Lo scorso 23 novembre si è svolta a Firenze, nella sede del Quartiere 2, la quinta di una serie di sei conferenze dedicate all’80esimo anniversario del 1943, inizio della guerra di liberazione, sul tema "La Repubblica Sociale Italiana". Il ciclo è a cura della sezione di Firenze dell’associazione Nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione inquadrati nelle Forze Armate Regolari (ANCFARGL). In questa occasione hanno presentato delle relazioni i professori Ugo Barlozzetti, Stefano Gallerini ed Enrico Nistri. Poco prima dell’incontro Roberto Vacca ha intervistato il comandante Massimo Lisi, presidente della sezione di Firenze dell’ANCFARGL, e il professor Stefano Gallerini.

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