Il reato di concorso esterno non si tocca

Il reato di concorso esterno non si tocca


Per il ministro Nordio è tempo di cambiare la giustizia in Italia, ma si accendono le polemiche sul "concorso esterno", specie in relazione alla mafia;  Mattarella ne parla con la premier Meloni. Una bocciatura da parte delle associazioni antimafia. Claudio Coppini e Roberto Vacca ne parlano con Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto.

 

Negli Usa rivelazioni sugli UFO: che sia Donald Trump?

Negli Usa rivelazioni sugli UFO: che sia Donald Trump?


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 14 giugno 2023, ascoltiamo Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, una fondazione che ha come obiettivo quello di assicurare legalità e giustizia per un Paese migliore.

Tra i temi toccati: Incriminato Trump in USA, ma lui si dichiara innocente e vuole correre per la presidenza nel 2024; Ufo, secondo un ex ufficiale dell’intelligence gli USA avrebbero veicoli alieni; sabato prossimo vertice nazionale antimafia a Firenze promosso dalla Fondazione Caponnetto.

Ricordando la strage di Capaci

Ricordando la strage di Capaci


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 23 maggio 2023, ascoltiamo Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, una fondazione che ha come obiettivo quello di assicurare legalità e giustizia per un Paese migliore.

Tra i temi toccati: anniversario della strage di Capaci; la mafia e la questione morale; i clan mafiosi tornano ai tavoli degli appalti.

 

Doppio binario per chi non collabora

Doppio binario per chi non collabora


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 06 dicembre 2022, ascoltiamo Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, una fondazione che ha come obiettivo quello di assicurare legalità e giustizia per un Paese migliore.

Tra i temi toccati: sulla corruzione il ministro Nordio chiede l'impunità per chi paga e collabora;  per i mafiosi che non collaborano con la Giustizia, la Fondazione Caponnetto chiede di mantenere il doppio binario e il 41 bis; la commemorazione del giudice Caponnetto a vent'anni dalla scomparsa del giudice siciliano.

 

Italia impoverita nel mirino delle mafie

Italia impoverita nel mirino delle mafie


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 06 ottobre 2022, ascoltiamo Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, una fondazione che ha come obiettivo quello di assicurare legalità e giustizia per un Paese migliore.

Tra i temi toccati: perchè l'impoverimento del Paese è un ottimo affare per la mafia; il fallimento della politica energetica unitaria sottolinea l'irrilevanza dell'Unione Europea nella forma attuale.

Un vademecum contro la mafia

Un vademecum contro la mafia


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 06 settembre 2022, ascoltiamo Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, una fondazione che ha come obiettivo quello di assicurare legalità e giustizia per un Paese migliore.

Tra i temi toccati: il vademecum contro la mafia per scegliere bene i candidati al Parlamento. 

Ecco i 15 punti del vademecum:

1) Rifiutare il voto mafioso e denunciare e segnalare qualunque contatto consapevole  con esponenti contigui alle mafie, con boss o condannati di mafia in tutte le sue fattispecie o sottoposti a misure interdittive e di prevenzione.

2) Sostenere il principio del “doppio binario”, tanto caro a Falcone e Caponnetto, che oggi è contenuto pienamente nel Codice Antimafia.

3) Applicare il Codice Antimafia in tutte le sue parti con una verifica puntuale e periodica della sua implementazione. Intervenire legislativamente sull’ergastolo ostativo, senza disarticolarne la ratio e l’efficacia, mantenendo in vigore il 41-bis: questi istituti trovano una ragion d’essere nella necessità di spezzare il vincolo associativo dell‘organizzazione mafiosa, che va abbattuto per mettere nelle condizioni anche i boss detenuti di avviare un serio e credibile percorso trattamentale e rieducativo.

4) Rafforzare concretamente l’utilizzo sociale e produttivo dei beni confiscati alla mafia,  attraverso un pieno funzionamento dell’Agenzia nazionale e con investimenti che rendano i beni immobiliari fruibili e le aziende in grado di essere rigenerate legalmente e managerialmente, in base a criteri trasparenti e di alta competenza.

5) Applicare pienamente tutta la gamma degli strumenti normativi sull’aggressione ai patrimoni mafiosi (interdittive antimafia, misure di prevenzione patrimoniale, sequestro e confisca penale) e sul riciclaggio locale e internazionale, per privare le mafie del loro supporto economico. Eliminare le modifiche introdotte con il “decreto Recovery” che, di fatto, hanno indebolito ulteriormente le interdittive antimafia, introducendo la “misura amministrativa di prevenzione collaborativa e contraddittorio“, attivabile nei casi in cui l’influenza mafiosa sia solo occasionale.

6) Realizzare una task force in grado di rendere efficace il “Protocollo Antoci” contenuto nel Codice Antimafia, al fine di stroncare la presenza mafiosa nella gestione delle risorse comunitarie in agricoltura.

7) Costruire un sistema permanente ed efficace di monitoraggio delle opere pubbliche attraverso il rafforzamento della DIA e delle strutture interforze e amministrative delle prefetture.

8)Applicare la normativa di controllo e verifica sulle società finanziarie e sui settori a rischio di infiltrazione: gioco d’azzardo, centri commerciali, locali di intrattenimento e investimenti immobiliari.

9) Verificare in modo permanente la trasparenza degli investimenti previsti dal PNRR, sul reddito di cittadinanza, sul Superbonus e sui Fondi comunitari, al fine di evitare le infiltrazioni mafiose, ricorrendo a gruppi interforze e a sezioni amministrative specializzate da allocare presso le prefetture.

10) Rafforzare gli investimenti sociali e infrastrutturali nei Comuni commissariati per infiltrazione mafiosa e consentire l’allontanamento anche della burocrazia collusa, con un fondo ad hoc alimentato dalla parte immobiliare confiscata.

11) Applicare correttamente la norma sui testimoni di giustizia per garantire la loro sicurezza, non solo durante la fase processuale, e per il loro reale inserimento lavorativo nella pubblica amministrazione.

12) Sostenere con un fondo apposito il lavoro educativo delle scuole italiane e di ricerca delle università italiane sui percorsi di conoscenza della lotta alle mafie, stabilendo un rapporto permanente e trasparente con le Fondazioni e le Associazioni impegnate in tale direzione.

13) Promuovere lo Spazio giuridico antimafia europeo attraverso la piena costituzione di una Procura antimafia e antiterrorismo europea e rendendo omogenee a livello europeo le norme previste dal nostro Codice antimafia. 

14) Promuovere l’applicazione del “Protocollo Falcone” elaborato dall’ONU in Italia, nel dicembre del 2000, e rilanciato a Vienna nel dicembre del 2020. 15) Attuare uno specifico monitoraggio del comparto della gestione dei rifiuti, sia per impedire sversamenti e traffici illegali, sia per garantire che le mafie continuino a gestire tali decisivo comparto economico che rappresenta un servizio essenziale per i cittadini. Previsione monitoraggio trasporto rifiuti mediante GPS, così come era previsto da SISTRI (sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, soppresso con l’articolo 6 del DL 14 dicembre 2018, n. 135).

15) Promuovere l’attuazione delle bonifiche ambientali, tramite l’impiego della task-force del Commissario Unico Bonifiche, a garanzia di procedure trasparenti e prevenzione delle infiltrazioni mafiose.

Gli impegni contro la mafia nei programmi elettorali dei partiti italiani

Gli impegni contro la mafia nei programmi elettorali dei partiti italiani


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 18 agosto 2022, ascoltiamo Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, una fondazione che ha come obiettivo quello di assicurare legalità e giustizia per un Paese migliore.

Tra i temi toccati: una prima parziale analisi degli impegni contro la mafa presenti nei programmi elettorali dei partiti italiani.

Per la Corte d’Assise d’Appello la trattativa ha salvato il Paese

Per la Corte d’Assise d’Appello la trattativa ha salvato il Paese


La trattativa tra Stato e mafia c’è stata e, secondo la consesso giudiziario del tribunale di Palermo, i Ros avrebbero agito per salvare l’Italia da conseguenze peggiori.

La lettura della sentenza sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia è sicuramente una lettura tanto interessante quanto destabilizzante per il nostro Paese. A prescindere dalle singole assoluzioni, in particolar modo dei carabinieri del Ros, emerge in sentenza un quadro a dir poco sconcertante. Innanzi tutto non siamo di fronte ad un teorema, in quanto tale trattativa viene comunque confermata, ma non si ravvisano reati perchè, de facto, è stata fatta per salvare l’Italia da conseguenze peggiori.

Su questa vicenda, a partire da un articolo apparso su ilgiornalepopolare.it, Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno chiesto un parere a Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto.

*Nella foto l’ex generale dei Ros Mario Mori

 

 

 

 

 

 

Resistere

Resistere


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 27 luglio 2022, ascoltiamo Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, una fondazione che ha come obiettivo quello di assicurare legalità e giustizia per un Paese migliore.

Tra i temi toccati: presentazione del nuovo libro a fumetti "Resistere. Quattro storie di lotta alla mafia" (ed. Giunti), di Salvatore CalleriRenato ScaliaGiulio GualtieriMarco Nucci, una graphic novel a cavallo tra la narrativa e la divulgazione, quattro storie a fumetti, quattro piccoli spiragli che mostrano la mafia nella sua quotidianità, le sue dinamiche e i suoi gesti, e la quotidianità di chi la combatte. Nella seconda parte dell'intervista: cosa fa la mafia prima delle elezioni? E cosa possiamo fare noi per contrastare le infiltrazioni mafiose in Parlamento?

Imparare dagli errori del passato (anche recente)

Imparare dagli errori del passato (anche recente)


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 23 giugno 2022, ascoltiamo Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, una fondazione che ha come obiettivo quello di assicurare legalità e giustizia per un Paese migliore.

Tra i temi toccati: frodi su bonus, redditi di cittadinanza e il rischio per i fondi del PNRR; vita e persecuzione di Giovanni Falcone.

 

Il destino dell’Europa e le nostre divisioni.

Il destino dell’Europa e le nostre divisioni.


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 05 maggio 2022, ascoltiamo Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, una fondazione che ha come obiettivo quello di assicurare legalità e giustizia per un Paese migliore.

Tra i temi toccati: Europa divisa, slittano le sanzioni; per Letta la UE svolta se toglie il diritto di veto; ma è plausibile che uno Stato confederale come la UE rinunci ai propri particolarismi per diventare uno Stato federale? Spaccatura dentro il CSM, per la superprocura antimafia Gratteri sconfitto da Melillo.

 

Il destino dell’Europa e le nostre divisioni

Il destino dell’Europa e le nostre divisioni


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 06 maggio 2022, ascoltiamo Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, una fondazione che ha come obiettivo quello di assicurare legalità e giustizia per un Paese migliore.

Tra i temi toccati: Europa divisa, slittano le sanzioni; per Letta la UE svolta se toglie il diritto di veto; ma è plausibile che uno Stato confederale come la UE rinunci ai propri particolarismi per diventare uno Stato federale? Spaccatura dentro il CSM, per la superprocura antimafia Gratteri sconfitto da Melillo.

 

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