Marko Hromis – Da alcuni anni la nostra comunità fa parte del Consiglio delle chiese cristiane di Perugia. Il motto della Settimana di preghiera 2018, scelto dai credenti caraibici, è stato: Potente è la tua mano (Es 15:6). Quattro gli incontri programmati. La nostra chiesa ha accolto, venerdì sera 19 gennaio, più di 30 persone. Marco Pochini ha illustrato la figura di Onesimo, lo schiavo rimandato dall’apostolo Paolo al suo padrone Filemone, chiedendogli di accogliere il fuggiasco come «Non più uno schiavo, ma un caro fratello». Domenica 21 gennaio, presso il Centro San Martino, a rappresentare la chiesa è stato il nostro storico, Giovanni De Meo, che, partendo dalla preghiera di Mosè, ha presentato una riflessione incentrata sulla lode e la liberazione.
Mariangela Consiglio – Giovedì 25 gennaio, si è tenuto un incontro per la Settimana di preghiera dell’unità dei cristiani nella nostra comunità. Il nostro pastore, Stefano Calà, e i rappresentanti di altre chiese cristiane ci hanno donato il vero messaggio di Cristo e ricordato quanto sia importante essere uniti come cristiani. Più di 50 persone hanno partecipato a questo incontro, e tante sono state le domande e i momenti di testimonianza nella nostra comunità.
Liliana Anselmi – Sabato 20 gennaio la nostra comunità, gentilmente ospitata dalla chiesa di San Paolo di Ancona, ha guidato l’incontro della Spuc sul tema «Potente è la tua mano Signore», scritto dalle comunità cristiane dei Caraibi. Una Bibbia incatenata ha attirato l’attenzione su cosa succede quando sottomettiamo la parola di Dio ai nostri interessi personali. I brani biblici, commentati dal nostro pastore, Gionatan Breci, (Es 3:4-18); dalla pastora metodista (1 Co 6:9-20); e dal parroco cattolico (Mt 8:1-7) hanno illustrato come Dio vuole liberarci dalle nostre schiavitù. Quando la parola di Dio viene liberata si accende la luce dello Spirito Santo. Il coro delle sorelle ucraine di Ancona ed altri canti hanno riempito la sala di spiritualità.
Patrizia Evola – Dal 18 al 25 gennaio, si sono tenuti incontri nelle varie chiese, rispettando le diverse sensibilità. Momento centrale è stata la tavola rotonda sulla Riforma protestante e sul percorso fatto nei 500 anni dal suo inizio, nella prospettiva dalle diverse confessioni presenti. Relatori: Daniele La Mantia, pastore avventista; Noemi Falla, candidata pastora metodista; e don Raffele Mazzolini, vicario cattolico. Per motivi diversi e complessi, il percorso non è stato facile per nessuno e il modo con cui si è affrontato il dialogo con i diversi credo ha anche portato con sé molta sofferenza. Il Vespro e la celebrazione della Parola presso il tempio metodista, con il sermone del nostro pastore, hanno concluso la settimana di dialogo. Leggi la rassegna stampa di Vita Nuova.
Lucio Marangoni – Venerdì 20 gennaio, siamo entrati nel sabato insieme ai fratelli delle chiese cristiane della città, tanti giovani e non, per ricercare lo Spirito e la pace di Cristo, che in 2 Cor 5:14-20 ci invita a demolire i muri (orgoglio, egoismo, indifferenza) e a utilizzare quei sassi per costruire ponti verso l’altro: sapremo perdonare solo se sapremo amare. Parole semplici e coinvolgenti: una pianta va seminata e poi curata, cercare e condividere la pace, nella riconciliazione. Poi alcuni minuti di silenzio e lo scambio di un segno di pace, a partire dai pastori, in uno spirito di serenità e fiducia. Una serata allietata da canti e anche dal mimo dei nostri GA: solo la preghiera che confida in lui può salvarci.
Stelian Barbulescu/Cesare Camarri – Il 19 gennaio, presso la chiesa battista, si è svolto l’incontro della Settimana di preghiera per l’unità, che ha avuto come tema «L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione» (2 Cor 5:14-20). L’anziano della nostra chiesa, Cesare Camarri, e don Fabio Bertelli hanno tenuto la predicazione; sono poi intervenuti il past. Luca Maria Negro, presidente della FCEI, e il nostro pastore, Stelian Barbulescu, che ha svolto anche un intermezzo musicale. Numerosi i presenti. La riconciliazione verso cui siamo spinti è, in primo luogo, quella che Dio ci offre in Gesù, è un dono di Dio da accogliere. Quest’anno la Settimana cade nei 500 anni della Riforma e assume, pertanto, rilievi e significati più intensi e specifici.
Lidia Evangelisti – Venerdì 21 gennaio, nella nostra chiesa, si è svolto l’incontro della Settimana di preghiera per l’unità, con le comunità cattolica e ortodossa. Ospiti: il nostro pastore, Giuseppe Cupertino; il vescovo della diocesi di Cesena-Sarsina, Douglas Regattieri; il parroco della chiesa romena greco cattolica, David Mihai; il parroco della chiesa ortodossa rumena, Silviu Sas. Sono tutti intervenuti nella presentazione del tema di 2 Corinzi 5:14-20. Riflessioni, canti, testimonianze, preghiera, tutto perché nelle nostre vite di credenti si realizzino i valori di Gesù: amore, accoglienza, compassione, donarsi. L’insieme dei fedeli cristiani danno il senso dell’impegno per la nostra città. Al termine della serata vi è stato un momento conviviale.
Liliana Anselmi – L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione. Questo era il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio) cui la nostra chiesa ha partecipato in vari momenti e in diverse comunità. Chiese anglicana, metodista, cattolica, avventista, ortodossa unite in una unica riflessione sulla necessità di una fattiva riconciliazione, come è espresso in maniera chiara in 2 Corinzi 5:14-20. Oltre che meditare, pur con sensibilità diverse, su tale invito divino, rimuovendo pregiudizi e ostacoli, è stata per noi avventisti motivo di testimonianza quando siamo stati interrogati sulle ragioni della nostra fede e il nostro pastore ha dato ampie risposte bibliche.
