Niente per Niente_prima1Il sovraindebitamento e l’usura raccontati ai giovani in uno spettacolo teatrale. Presenti il prefetto di Roma e altre personalità.

Lina Ferrara – Era piena la Sala Umberto, ieri sera, 27 aprile, alla prima di “Niente per Niente. Storie sospese tra sovraidebitamento e usura”, nonostante i timori per la pioggia torrenziale abbattutasi sulla capitale. Lo spettacolo teatrale, scritto da Francesco Randazzo, con la regia di Giusi Cataldo, fa parte del progetto della Fondazione ADVENTUM (fondo per la solidarietà e l’antiusura), e dell’Ambulatorio Antiusura, realizzato con il contributo dell’8xmille della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno. L’obiettivo è sensibilizzare i giovani sul tema del denaro e della sua gestione consapevole.

“Ringrazio le autorità e i presidi presenti stasera, perché la nostra intenzione è portare lo spettacolo nelle scuole”, ha affermato Franco Evangelisti, presidente della Fondazione ADVENTUM, nel messaggio di presentazione prima dell’apertura del sipario.

“Oggi si pensa che tutto si possa avere facilmente, ma niente si fa per niente. A volte si fanno acquisti che non si possono poi pagare; ho visto famiglie normali riempirsi di debiti eNiente per Niente_prima3 essere a rischio o cadere nell’usura. Il nostro lavoro come Fondazione è aiutare le persone, ma vogliamo anche prevenire il problema, per questo ci rivolgiamo ai ragazzi delle scuole superiori per formarli a una maggiore responsabilità nella gestione del denaro”, ha aggiunto.

Gli ha fatto eco Luigi Ciatti, presidente dell’Ambulatorio Antiusura, che ha ricordato: “Siamo qui per le persone sotto usura, sovraidebitate, che non hanno avuto il coraggio di alzare il telefono e denunciare, perché non avevano una Fondazione ADVENTUM o un Ambulatorio Antiusura che li ha aiutati. Ci sono tante persone che non sanno dell’esistenza di associazioni, strutture normative, fondazioni, ecc. Per questo stasera abbiamo riservato due posti nel teatro, due poltrone resteranno vuote in ricordo di tutti coloro che sono stati vittime dell’usura. Vogliamo aiutare le persone, indicando loro una via d’uscita, perché c’è”.

Lo spettacolo teatrale
Niente per Niente_prima6Gli attori, Giusi Cataldo, Alessio Di Clemente, Francesco Meoni e Rossana Veracierta, hanno interpretato in maniera straordinaria le esperienze di un’impiegata, un’imprenditrice e una famiglia finite nelle mani degli usurai, anch’essi magistralmente interpretati, figure che si presentano come persone gentili e amiche, per trasformarsi presto in esseri spietati, violenti, il cui “lavoro” è spogliare le vittime di tutto, anche della dignità.

La recitazione è stata intercalata da esperienze reali in video di persone che hanno vissuto fino in fondo il tunnel dell’usura e, grazie all’aiuto di strutture come la Fondazione e l’Ambulatorio, sono riuscite a uscirne, denunciando i carnefici e riacquistando la libertà.

Le musiche originali di Massimiliano Pace e l’assistenza alla regia di Giovanni Carta, hanno completato lo spettacolo.

Tra le tante autorità nel parterre, ricordiamo il dott. Franco Gabrielli, prefetto di Roma; il dott. Gianpiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e Niente per Niente_prima7la legalità della Regione Lazio; la dott.ssa Anna Nardini, responsabile dell’Ufficio del Segretario Generale, Ufficio Studi e Rapporti Istituzionali della Presidenza del Consiglio; il dott. Santi Giuffré, commissario per il coordinamento delle iniziative Antiracket e Antiusura del Ministero dell’Interno; il dott. Giuseppe Maresca, direttore generale della Direzione e Prevenzione del Ministero Economia e Finanza.

“Il sovraidebitamento e l’usura”, ha affermato Franco Evangelisti a Notizie Avventiste alla fine della rappresentazione, “sono problematiche che durano tutti i giorni, non sono concentrate, come ad esempio le sciagure avvenute nei giorni passati e che hanno giustamente colpito tutti per la loro gravità, ma sono come un tumore contro il quale si lotta giorno dopo giorno, e proprio per questo la nostra attenzione non deve diminuire, anche perché i numeri sono alti”.

Solo nel 2014, l’Ambulatorio Antiusura ha registrato 2.208 casi di persone sovraidebitate o usurate. La crisi ha portato allo stremo anche i lavoratori dipendenti (41 per cento) e gli imprenditori (21 per cento), quindi non solo disoccupati o pensionati.

“L’educazione è il punto di partenza”, ha continuato Franco Evangelisti, “Se si riesce a insegnare ai ragazzi a fare attenzione e a saper dire di no di fronte a piaceri che potrebbero travolgere le loro vite, è moltissimo”.

Tanti gli applausi finali che hanno reso merito al lavoro degli attori e di tutto il gruppo che ha pianificato e organizzato il progetto.

PMA a Niente per NienteL’esperienza di PMA
Presenti in sala anche le telecamere della troupe di Hope Channel Italia, la web-televisione avventista. Un’esperienza nuova che il direttore Vincenzo Annunziata racconta così:

“Come Produzione Media Avventista (PMA) non avevamo mai ripreso un evento teatrale. Le rappresentazioni in teatro richiedono esperienza e tecnica per la tipologia di riprese da effettuare e ci siamo resi conto dopo i primi momenti di ‘tensione’ che eravamo comunque pronti anche per eventi del genere. Non nascondo i timori iniziali, ma la squadra di operatori, ben affiatata ha portato a termine il lavoro in modo perfetto. Adesso abbiamo una seconda fase per completare il lavoro, il montaggio del video con i contributi delle 3 telecamere presenti in sala affinché la pièce teatrale possa essere visualizzata sul nostro canale Hope Channel Italia. Gli operatori presenti, avendo assistito in precedenza alle prove tecniche della rappresentazione, hanno anche potuto apprezzare la bontà dell’opera e dare un feedback positivo sull’impatto che potrà avere nelle scuole”.

Presenti anche le telecamere di Rai due e Uno Mattina per alcune riprese e interviste. Giovedì 30 aprile, alle ore 9.15, Giusi Cataldo e Francesco Randazzo saranno ospiti di Uno Mattina, su Rai uno, per parlare del progetto “Niente per Niente”.

Niente per Niente_prima8La prima rappresentazione nell’ITC Enzo Ferrari di Roma
Chiuso il sipario del teatro, si sono aperte le porte delle scuole. Oggi, 28 aprile, “Niente per niente” è stato rappresentato nella sala teatro dell’Istituto Tecnico “Enzo Ferrari” in via C. Ferrini 83, a Roma, scuola i cui insegnanti e preside lavorano molto per implementare la formazione degli studenti, invitando persone dall’esterno.

Con grande impegno e professionalità, tutta la scenografia è stata ricostruita nel teatro scolastico, così oltre 120 allievi di diverse classi hanno potuto assistere allo spettacolo.

“I ragazzi all’inizio facevano un po’ fatica a stare attenti, ma dopo 10 minuti sono stati catturati da questa presentazione e hanno capito che era una cosa seria e che il tema li riguardava”, ha spiegato Franco Evangelisti che ha introdotto lo spettacolo.

Niente per Niente_prima5Luigi Ciatti ha concluso dando spazio alle domande degli studenti. Una ragazza ha chiesto agli attori come si sentivano a interpretare quest’opera teatrale e che cosa pensavano. Gli attori hanno spiegato quanto sia importante per loro usare la propria arte per comunicare dei valori. Francesco Meoni ha detto ai ragazzi che, finita la scuola, dovranno costruire la propria vita e forse iniziare un’attività o aprire un’azienda; avranno quindi bisogno di chiedere soldi in prestito: imparare a gestirsi prima, sarà di aiuto a non trovarsi male in futuro.

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