Sara De Giovanni – Sabato 15 giugno, la comunità avventista di Tirano (SO) ha organizzato “Una città per giocare” 2024, iniziativa patrocinata dal Comune e realizzata grazie al contributo dell’8×1000 della Chiesa avventista. In piazza Marinoni, un gruppo straordinario di volontari ha scelto di educare giocando e ha offerto un pomeriggio ricreativo, fatto di giochi e attività manuali, ai bambini della cittadina lombarda. “Diventare grandi non è un gioco, ma lo si può fare giocando! Il gioco crea, mantiene legami e dà sapore alla vita!”.
La giornata era piovosa e stavamo per arrenderci; poi, dopo una preghiera e il passo della fede, abbiamo iniziato a preparare le varie postazioni: biciclettaio, falegname, arte su pietra, pizzaiolo, teatro, laboratorio chimico, palestra, giocamondo, mieleria, vigili del fuoco.
La pioggia è cessata e, sotto un cielo grigio ma tranquillo, abbiamo dato inizio ai giochi fino alla chiusura delle attività.
Ecco la testimonianza di un volontario, Emanuele: “È incredibile che un progetto in cui all’inizio probabilmente credevano solo in pochi ci abbia coinvolti e sia cresciuto così tanto. Abbiamo iniziato a crederci e abbiamo continuato a riproporlo negli anni, aggiungendo nuove attività. È altrettanto incredibile che in quella che avrebbe dovuto essere una brutta giornata (per quanto riguarda il tempo atmosferico) abbiamo fatto il record di partecipazioni, sfiorando i cento bambini (alcuni non sono neanche riusciti a iscriversi, ma hanno svolto alcune attività). Molti parlerebbero di miracolo, io mi limito a meravigliarmi e a ringraziare per il bene che mi è stato possibile fare. Per me si doveva annullare tutto e invece mi sono ritrovato a far lavorare diversi bambini su tre concetti fondamentali per il teatro: attenzione, collaborazione e immaginazione. Ho anche detto loro che il teatro è un’arte e che insieme, proprio con l’immaginazione, avremmo fatto gli artisti. È difficile immaginare che la felicità sia qualcosa di diverso da questi momenti. Sono questi i ricordi che rimangono scolpiti nel cuore”.
[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]