Paola Visigalli – Dal 30 giugno al 12 luglio ha avuto luogo, a Torino, AisaEstate, il centro estivo gestito dall’Associazione Italiana Scout Avventista (AISA) che, ormai tradizionalmente, da molti anni a questa parte, intrattiene, per due frizzanti settimane un bel gruppo di bambini – molti dei quali non avventisti – dando così sostegno e testimonianza anche a diverse famiglie della zona.
Quest’anno, AisaEstate era riservato a bambini dai 6 ai 12 anni e i partecipanti sono stati 28, con il supporto di diversi animatori: giovani, giovanissimi e d’esperienza, ma tutti provvisti di sorriso ed entusiasmo contagiosi.
Il programma, vario e articolato, intratteneva i bambini dalle 8 alle 17, con base nei locali della chiesa avventista di via Rosta, dedicati agli scout, dove si svolgevano l’accoglienza, la parte spirituale, i laboratori e spesso il pranzo. Numerose e accattivanti le attività esterne: in piscine con acquapark, in un bosco sulle orme di elfi e fate, in giro per la città e dintorni a scoprire musei, rovine romane, un castello e persino una bella vogata in canoa sul Po.
Il tema delle due settimane è stato “la Gioia”, (Filippesi 4:4). Argomento attualissimo in un mondo sempre più cupo e spaventato, che della gioia ha perso anche il ricordo o la lega esclusivamente a cause esterne, effimere e passeggere.
La vera gioia, invece, quella abbondantemente indicata dall’apostolo Paolo nelle sue epistole, si costruisce ogni giorno praticando la gentilezza e la lealtà, scoprendo e apprezzando le piccole cose che la vita ci offre, aiutando gli altri e impegnandosi a cercare i loro, a volte molto nascosti, lati positivi. Insomma, una gioia indipendente da fattori esterni, ma che nasce irresistibilmente da dentro quando diventiamo amici di Gesù. Responsabile della parte spirituale e di formazione degli animatori è stato il past. Stefano Calà, mentre la parte spirituale per i bambini è stata curata dal past. Francesco Mosca, ospite d’onore insieme alla moglie Rosa Ielpo, per tutti, affettuosamente “zia Rosa”.
Per coinvolgere maggiormente i bambini sul tema spirituale gli animatori hanno messo in scena una drammatizzazione ambientata nell’antica Roma, cupa e priva di gioia almeno quanto quella moderna, ma con l’aiuto di due volenterosi e gioiosi ragazzi si arriverà ad un lieto fine.
I giorni sono passati veloci tra giochi, canti, risate, lavoretti divertenti, amicizie intrecciate, escursioni e tanto entusiasmo che neanche il caldo torrido dei primi giorni è riuscito a spegnere.
Anche le cuoche hanno cercato di dare il loro contributo al gioioso clima generale con una cucina creativa e molta buona volontà.
Il programma si è concluso sabato 12 luglio con invito alle famiglie dei bambini partecipanti al servizio in chiesa. Il past. S. Calà ha tenuto il sermone a tema, poi i canti dei bambini e infine il pranzo offerto da AisaEstate.
L’obiettivo di questo progetto, negli anni, è sempre stato quello di offrire, attraverso valori educativi e spirituali, simpatia, calore, accoglienza ai bambini e alle loro famiglie, e trasmettere loro in questo modo lo spirito di Gesù.
I sorrisi e gli abbracci calorosi con cui ci hanno salutati forse indicano che abbiamo centrato l’obiettivo.
[Foto: Evelina Lorena Ungureanu]









