Francesco Mosca – Sabato 6 maggio, all’ospedale Molinette di Torino, Edoardo Piovano si è addormentato nel Signore, assistito dai figli Ornella, Massimo, Stefano e Luca. Due settimane fa lo avevo salutato con un abbraccio (non lo vedevo da tre anni) il sabato mattina nella chiesa avventista di Torino ed è stata l’ultima volta (mai avrei potuto pensarlo). In pochi giorni un serio problema di salute lo ha strappato ai suoi cari e alla famiglia della chiesa.

Edoardo aveva accettato il Signore ed era stato battezzato nel 1959. Era conosciuto nelle comunità avventiste per il suo hobby della fotografia, ma nella vita aveva lavorato come arredatore e tappezziere con un suo laboratorio. Alcune chiese nel nord Italia e anche in Svizzera hanno ancora oggi le panche imbottite e i tendaggi realizzati da Edoardo. Amava lo sport, aveva partecipato ai campionati nazionali di tennis tavolo, assieme ai figli Luca e Massimo, diventando poi istruttore del Cus Torino; praticava da amatore anche il tennis.

Nella comunità di Torino è stato direttore dei giovani, molto attivo e intraprendente nell’organizzare gemellaggi con altre chiese, ritiri spirituali e gite anche all’estero. Mentre io ero pastore a Torino, svolgeva l’incarico di diacono e spesso a casa sua accoglieva sorelle e fratelli della comunità per momenti di socialità e convivialità. Collaborava, inoltre, attivamente nella commissione dei lavori di ammodernamento e manutenzione dei locali della chiesa. Aveva una passione particolare per le Valli Valdesi e Torre Pellice, e spesso accompagnava fratelli nella fede e visitatori nei luoghi storici, visitando il sabato la comunità locale.

La speranza cristiana che ha coltivato nel suo cuore per un’intera vita consoli i figli, i nipoti, i parenti e tutti i fratelli della comunità perché lo riabbracceremo al ritorno del Signore.

[Foto pervenuta dalla comunità in oggetto]

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