Perché il battesimo di Gesù era necessario?
Ángel Manuel Rodríguez – Il battesimo deve essere di grande importanza, perché è la prima cosa che Gesù compie quando inizia il suo ministero pubblico. È anche significativo che il suo battesimo sia riportato o accennato in tutti e quattro i Vangeli (Matteo 3:13-16; Marco 1:9-11; Luca 3:21, 22; Giovanni 1:32, 33). La domanda è importante e ci fa riflettere.
Non era doveroso, ma indispensabile
Inizialmente Giovanni era riluttante a battezzare Gesù, ma questi gli disse chiaramente che era necessario per realizzare il piano di Dio (Matteo 3:13-15). È vero, i peccatori hanno bisogno del battesimo, ma non Gesù. Qui l’Immacolato dimostra cosa dovrebbero fare i peccatori secondo il progetto divino. È intenzione di Dio che confessino i loro peccati, si pentano e siano battezzati. Gesù, come nostro rappresentante, fa per noi ciò che in quel momento non potevamo fare, ma che eravamo chiamati a compiere.
Nel suo battesimo, Gesù ha introdotto l’ordine della salvezza: confessione, pentimento, battesimo, ricezione dello Spirito. Si potrebbe dire che, con il suo battesimo, Gesù sia passato dal battesimo di pentimento di Giovanni, attraverso l’acqua, alla piena realtà del battesimo cristiano: acqua e Spirito.
La presenza della Divinità
Quando Gesù esce dall’acqua, instaura un dialogo con il Padre tramite la preghiera, e il Padre e lo Spirito fanno sentire la loro presenza sul Giordano. Dopo la caduta, il Figlio è diventato il mediatore tra Dio e i peccatori. Ora il Padre parla di nuovo e direttamente a un essere umano: il Dio incarnato. Uno dei tre componenti della Divinità era già presente, ed è raggiunto dagli altri due per proclamare un evento di importanza trascendentale.
Poiché Cristo è il nostro rappresentante, le parole del Padre sono state rivolte anche a noi (Matteo 3:17; Marco 1:11; Luca 3:22). È un momento fondamentale nella storia cosmica. La voce di Dio si ode sul nostro pianeta ribelle mentre proclama che l’umanità appartiene alla Divinità, che gli esseri umani sono suoi figli amati. E sarà possibile perché il Figlio scenderà nella tomba, e ne uscirà vivo e vittorioso. Al battesimo di Gesù, le tre persone della Trinità, che originariamente formularono il piano di salvezza, sono ora presenti sul nostro pianeta in un momento cruciale della storia della salvezza.
Dichiarazione di guerra
Il Figlio di Dio si è incarnato ed è venuto tra noi per affrontare le forze del male come non era mai avvenuto prima. Eppure, è rimasto nascosto in Galilea per circa 30 anni. Nel calendario divino, ogni evento si verifica al momento opportuno.
Daniele predisse il periodo in cui il Messia sarebbe stato unto (Daniele 9:25), e ora quel tempo è arrivato. Gesù lasciò la Galilea e raggiunse il fiume Giordano per dichiarare che da lì a poco sarebbe iniziata la sua lotta pubblica contro Satana, sul pianeta terra. Il suo battesimo fu un evento manifesto grazie al quale venne presentato non solo come il Figlio amato di Dio, ma anche come l’Agnello che toglie i peccati del mondo (Giovanni 1:29, 36) attraverso una battaglia contro le potenze del male senza eguali nella storia cosmica.
Il conflitto decisivo era iniziato. Sarebbe stata una battaglia per il cuore dell’umanità e per la liberazione finale della terra. Non c’era tempo da perdere! Subito dopo il suo battesimo, Gesù fu condotto nel deserto dallo Spirito (Matteo 4:1) per fronteggiare il nemico e sconfiggerlo, anticipando la sua vittoria finale sulla croce.
Nella storia della salvezza, il battesimo di Gesù è davvero un evento rilevante, che dovrebbe incoraggiare ogni essere umano a unirsi a lui nello stesso modo.
(Ángel Manuel Rodríguez, dottore in teologia, ha servito come pastore, professore e teologo. Ora è in pensione)
[Fonte: adventistreview.org / Tradotto da Veronica Addazio]
[Immagine di copertina: MabelAmber su Pixabay.com]







