“Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rom. 6:23), questo il testo biblico di introduzione del racconto del pastore Franco che ci parla delle esperienze fatte dal padre, Guerrino, oggi ultracentenario ma ancora molto lucido e presente.

La sua lunga vita, iniziata nel primo ventennio del 1900, nel periodo della “Spagnola”, è poi passata attraverso il lungo periodo nero della “Seconda Guerra Mondiale” vissuto da giovane militare nei campi di concentramento tedeschi. Qui le giornate erano segnate dal dolore e dalla sofferenza che impregnavano di orrore e di morte le vite dei giovani tenuti sotto pressione psicologica. Ogni sera venivano eseguite delle condanne a morte repentine.

Anche a Guerrino stava per toccare la stessa sorte, era arrivato il suo turno, ma si verificò qualcosa di inaspettato e la sua vita venne risparmiata. Fu colto da una grande emozione. Cosa successe?

In che modo la salvezza e la vita eterna donata da Gesù possono suscitare un’emozione simile a quella provata in quell’occasione da Guerrino?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Franco Evangelisti di Guerrino, pastore delle chiese avventiste di Cremona, Mantova, Parma e Piacenza.

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