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La madre di Scieri, il parà ucciso: “Finalmente un po’ di verità: ma io non li perdono. Non hanno mai chiesto scusa e hanno insabbiato tutto” (dal quotidiano "la Repubblica"del 14-07-23). Anche la mamma di Willy, a fronte del mancato pentimento degli assassini di suo figlio, di fronte ai giornalisti nega la possibilità del perdono.
Solo l’esigenza della giustizia dovrebbe essere alla base dei resoconti di questi fatti di cronaca nera. Eppure, accanto al dolore e al bisogno di giustizia, emerge – anche solo per respingerla con sdegno – l’ipotesi del perdono, presente o futuro. Pornografia giornalistica dei sentimenti? O un desiderio sincero dell’anima? Oppure un bisogno della società di azzerare le proprie contraddizioni con un’assoluzione totale? E d’altra parte, il perdono lo si accorda solo a chi ci chiede scusa? Gesù non ha forse perdonato in croce i soldati che lo stavano uccidendo? Sono queste le domande che fanno da sottofondo a questa breve riflessione del pastore avventista Michele Abiusi, intervistato da Claudio Coppini e Roberto Vacca. Nella seconda parte il pastore Abiusi si sofferma invece sulla destinazione dell’otto per mille, per cui tutti siamo chiamati a dare un’indicazione. Perchè la non firma di fatto non esiste.
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