Silvia Magistà – «Per Dio bisogna sempre essere pronti». Era l’imperativo di Giuseppe Cioce, Pino per tutti. Se n’è andato il 13 agosto, a soli 69 anni. «Mio padre era innamorato di Dio», ha detto uno dei tre figli alla celebrazione funebre, «e voglio prendere esempio da lui». Era vero, e la forza della sua fede a volte portava Pino a essere severo con i fratelli della comunità, che amava con tutto il cuore. Così come amava la moglie, i tre figli e i cinque nipoti, dei quali conservava tutti i disegni, trasformandoli in quadretti preziosi per lui. A lungo impegnato nella chiesa, amava studiare la Bibbia per rafforzare la fede trasmessagli dalla sua speciale mamma, Evelina. «Ho combattuto il buon combattimento… serbata la fede». Pino era un combattivo. Gli sarà riservata la corona di giustizia.
Echi biblici attraverso una pietra spezzata
Una stele di basalto nero, rinvenuta nel deserto della Giordania, riporta un’iscrizione con il primo uso conosciuto del nome di Yahweh (uno dei nomi di Dio nell’Antico Testamento).
Tor Tjeransen