Silvia Magistà – L’affascinante verità del Santuario, i suoi sacri simbolismi sono stati al centro della festa dello Yom Kippur, celebrata sabato 18 ottobre. La costruzione, fatta con cura e attenzione, ha permesso alla chiesa di vivere un intenso percorso attraverso il cortile, il luogo santo e il luogo santissimo. Il significato di ogni arredo e oggetto, illustrato e spiegato dai nostri giovani, ha evidenziato il profondo messaggio proveniente da questo luogo. La chiesa ha così vissuto una liturgia solenne, emozionante, assaporando la lode a Dio attraverso la riflessione, i canti, la danza ebraica, l’appello del pastore ad andare al Signore, bruciando concretamente, nel fuoco del braciere, i travagli che affliggono l’anima.
Echi biblici attraverso una pietra spezzata
Una stele di basalto nero, rinvenuta nel deserto della Giordania, riporta un’iscrizione con il primo uso conosciuto del nome di Yahweh (uno dei nomi di Dio nell’Antico Testamento).
Tor Tjeransen