Monica De Paolis – Sabato 25 aprile abbiamo vissuto una giornata ricca di emozioni. A scendere nell’acqua battesimale è stata una donna che, pur colpita da una grave malattia, con coraggio e forza di volontà ha voluto donare il suo cuore a Gesù. Violeta Capra ha testimoniato del suo Gesù. Attorniata dalle figlie, dalle due comunità bolognesi riunitesi per l’occasione, sorretta dal pastore e dal primo diacono, Violeta è stata immersa nel battistero. Molti presenti le hanno dedicato un pensiero, attraverso canti, un pensierino scout, fiori e versetti biblici. «Ma ora così parla il Signore, il tuo Creatore, o Giacobbe, colui che ti ha formato, o Israele! Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio» (Isaia 43:1).
Echi biblici attraverso una pietra spezzata
Una stele di basalto nero, rinvenuta nel deserto della Giordania, riporta un’iscrizione con il primo uso conosciuto del nome di Yahweh (uno dei nomi di Dio nell’Antico Testamento).
Tor Tjeransen