Rosella Ostini – «Non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio» (Zc 4:6). Dal 5 al 9 maggio, presso la nostra comunità, si sono svolti cinque giorni di preghiera, tenuti dalla past. Abigaela Trofin che ci ha fatto riflettere sul primo consolatore, Gesù Cristo, e sul secondo consolatore, lo Spirito Santo. Se lo lasciamo agire, lo Spirito trasformerà la nostra mente, ci aiuterà nella gestione del corpo, del tempo, del denaro, e potremo assaporare i suoi frutti (Gal 5:22). Inoltre dobbiamo essere testimoni, iniziando ognuno dalla propria famiglia. Mercoledì sera abbiamo condiviso una cena spirituale, molto suggestiva ed emozionante.
Echi biblici attraverso una pietra spezzata
Una stele di basalto nero, rinvenuta nel deserto della Giordania, riporta un’iscrizione con il primo uso conosciuto del nome di Yahweh (uno dei nomi di Dio nell’Antico Testamento).
Tor Tjeransen