Notizie Avventiste – Più di 3.000 giovani avventisti del 7° giorno e di sostenitori hanno sfilato in corteo sul ponte di Brooklyn, a New York, lo scorso sabato, per affermare l’importanza di essere compassionevoli nella nostra società e per chiedere la fine delle violenze.
Ogni partecipante indossava una maglietta bianca con disegnate due mani piegate a formare un cuore e lo slogan “Compassione: perché le azioni parlano più forte delle parole”.
L’evento è avvenuto nell’ambito del raduno “Compassion Weekend” dei giovani per il servizio nella società, organizzato dalla Chiesa avventista. Il corteo è stato preceduto da una conferenza stampa tenuta nella Cadman Plaza, a Brooklyn, dai dirigenti avventisti e dalle autorità della città.
“Oggi, vorremmo invitare i leader … le famiglie, le scuole e le chiese di New York a dare vita a un movimento della compassione”, ha affermato Jose Cortez jr., direttore della gioventù presso l’Unione Atlantica della Chiesa avventista. “Ci impegneremo a diffondere questo movimento in tutto il nord-est del nostro paese e ci piacerebbe vederlo replicato in tutto il mondo da altri giovani avventisti”, ha aggiunto.
Yvette Clarke, membro del Congresso statunitense e originaria di Brooklyn, ha espresso apprezzamento per questa iniziativa avventista in cui si sollecitano i giovani a essere compassionevoli. “Le persone che partecipano a questo corteo hanno capito che la violenza non è la soluzione, che si può essere in disaccordo senza essere violenti, che siamo in grado di risolvere i conflitti senza recare danni, morte e menomazioni; che attraverso l’amore, attraverso la compassione, tutta la violenza può essere sconfitta”, ha affermato Clarke.
I partecipanti hanno attraversato il ponte fino a Manhattan e si sono fermati davanti alla City Hall per pregare per New York e per le autorità cittadine. Il corteo ha percorso Manhattan, concludendosi a Foley Square. Poi, un flash mob a Time Square ha coinvolto 400 avventisti che, emersi dalla folla, hanno cantato “Io sono le mani di Gesù, condivido l’amore di Gesù”, e formato piccoli gruppi di preghiera con i passanti.
Numerosi altri eventi si svolgeranno a New York nei prossimi otto mesi come parte dell’iniziativa della Chiesa avventista per diffondere il Vangelo nei grandi centri urbani.
Echi biblici attraverso una pietra spezzata
Una stele di basalto nero, rinvenuta nel deserto della Giordania, riporta un’iscrizione con il primo uso conosciuto del nome di Yahweh (uno dei nomi di Dio nell’Antico Testamento).
Tor Tjeransen