Romina Garelli – Dall’8 al 18 gennaio, anche la nostra comunità si è connessa con tutte le chiese del mondo per chiedere l’intervento divino. Durante i Dieci giorni di preghiera, fratelli e sorelle si sono riuniti nei diversi gruppi familiari. Alcuni esistevano già, altri si sono formati per l’occasione e continueranno a riunirsi settimanalmente grazie alla potenza dello Spirito Santo che ha permesso l’intercessione della preghiera nei diversi casi. L’incontro è stato coronato sabato 18 con un digiuno comunitario e la condivisione delle opere del Signore. A Dio niente è impossibile e noi possiamo tutto in colui che ci fortifica se fissiamo lo sguardo su Gesù (Eb 12:2).
Echi biblici attraverso una pietra spezzata
Una stele di basalto nero, rinvenuta nel deserto della Giordania, riporta un’iscrizione con il primo uso conosciuto del nome di Yahweh (uno dei nomi di Dio nell’Antico Testamento).
Tor Tjeransen