Liliana Anselmi – Il 31 dicembre, il dipartimento Famiglie ha organizzato un momento spirituale per ringraziare Dio per il sostegno ricevuto durante l’anno. Canti, poesie, testimonianze, preghiere hanno animato l’incontro. La simbologia presentata è stata vissuta con emozione: una croce adagiata orizzontalmente, sulle cui braccia erano posti due contenitori: uno con acqua, in cui buttare la richiesta di perdono di ognuno per i propri peccati (Dio getterà i nostri peccati in fondo al mare); l’altro dove bruciare le preghiere rivolte a Dio per il nuovo anno (le preghiere salgono a Dio come profumo di odor soave). Il canto «Splendi Gesù», eseguito a luci spente con in mano delle candele, ha concluso il momento suggestivo.
Echi biblici attraverso una pietra spezzata
Una stele di basalto nero, rinvenuta nel deserto della Giordania, riporta un’iscrizione con il primo uso conosciuto del nome di Yahweh (uno dei nomi di Dio nell’Antico Testamento).
Tor Tjeransen